Giro d'Italia 2020, tappa 19. Cerny vince la frazione delle polemiche. La classifica

Il ceco trionfa in una giornata da dimenticare per la corsa rosa: i ciclisti protestano e ottengono la riduzione del percorso a soli 120 km rispetto ai 258 inizialmente previsti

Josef Cerny primo nella tappa delle polemniche (Ansa)

Josef Cerny primo nella tappa delle polemniche (Ansa)

Asti, 23 ottobre 2020 - La tappa 19 del Giro d'Italia 2020 sarà ricordata per la ribellione collettiva del gruppo ai 258 km inizialmente previsti da Morbegno ad Asti. Si arriva così a un braccio di ferro che obbliga la direzione della corsa rosa a cedere al ricatto nonostante i parametri climatici del protocollo dell'UCI siano pienamente rispettati: alla fine la tappa partirà da Abbiategrasso e arriverà dopo 120 km ad Asti, dove a vincere è Josef Cerny, autore di una cavalcata di 20 km che beffa i suoi ex compagni di fuga e le squadre dei velocisti, che pregustavano l'ultima volata dei propri sprinter. Il ceco della CCC, al primo successo in un grande giro, vince in una giornata in cui perde l'intero ciclismo. Sabato in programma una tappa 20 che non proporrà il Colle dell'Agnello ma una tripla scalata al Colle del Sestriere che potrebbe essere l'ultima occasione per attaccare la maglia rosa Wilco Kelderman.

La cronaca

Da 258 km a 120 km: nel mezzo una polemica plateale e incredibile del gruppo, che ha percorso i primi km in pullman dopo aver trovato un accordo con Mauro Vegni, direttore del Giro, al termine di una trattativa nervosa e serrata basata sulla lunghezza iniziale della tappa, ritenuta eccessiva e aggravata dalle pessime condizioni meteo. La corsa riparte poi finalmente da Abbiategrasso e subito (si fa per dire) scattano Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec), Victor Campenaerts (NTT) e Josef Cerny (CCC), che vengono presto raggiunti da Etienne Van Empel (Vini Zabù-Brado-KTM), Albert Torres (Movistar), Sander Armée (Lotto Soudal), Alex Dowsett (Israel Start-Up Nation), Giovanni Carboni (Bardiani-CSF-Faizanè), Nathan Haas, Marco Mathis (Cofidis), Iljo Keisse (Deceuninck-Quick Step), Simon Clarke, Lachlan Morton (EF Pro Cycling) e Jacopo Mosca (Trek-Segafredo). Al traguardo volante di Masio la fuga si spezza, con Campenaerts, Armée, Clarke, Mosca, Pellaud e Cerny in attacco: quest'ultimo allunga e dà il via a una cavalcata solitaria di 20 km che lo conduce alla vittoria di una frazione storica e purtroppo non in senso positivo. Calma piatta invece nel gruppo maglia rosa, che arriverà ad Asti con un ritardo pesantissimo: il modo più coerente per chiudere una tappa che onora poco l'importanza e la storia ultracentenaria del Giro d'Italia.

Ordine d'arrivo tappa 19 Giro d'Italia 2020

1) Josef Cerny (CCC) in 2h30'40'' 2) Victor Campenaerts (NTT) +18'' 3) Jacopo Mosca (TFS) +26'' 4) Simon Clarke (EF1) +26'' 5) Iljo Keisse (DQT) +26'' 6) Sander Armée (LTS) +26'' 7) Albert Torres (MOV) +1'10'' 8) Simon Pellaud (ANS) +1'10'' 9) Giovanni Carboni (BCF) +1'10'' 10) Alex Dowsett (ISN) +1'10''

Classifica generale Giro d'Italia 2020

1) Wilco Kelderman (SUN) in 80h29'19'' 2) Jai Hindley (SUN) +12'' 3) Tao Geoghegan Hart (IGD) +15'' 4) Pello Bilbao Lopez De Armentia (TBM) +1'19'' 5) Joao Almeida (DQT) +2'16'' 6) Jakob Fuglsang (AST) +3'59'' 7) Patrick Konrad (BOH) +5'40'' 8) Vincenzo Nibali (TFS) +5'47'' 9) Fausto Masnada (DQT) +6'46'' 10) Rafal Majka (BOH) +7'28''

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