Venerdì 19 Aprile 2024

Boxe, il Nicaragua non si ferma: ieri i primi incontri

In Nicaragua non si ferma il pugilato, uno degli sport più seguiti, nonostante il sudore e il sangue degli atleti sul ring: rischio contagio elevatissimo per gli esperti

In Nicaragua incontri di boxe nonostante la pandemia (Ansa)

In Nicaragua incontri di boxe nonostante la pandemia (Ansa)

Managua (Nicaragua), 27 aprile 2020 – La boxe non si ferma. Almeno in Nicaragua. Il pugilato è una specie sport nazionale a Managua, capitale del paese centro americano, e ieri si sono disputati i primi otto incontri nonostante la pandemia mondiale da coronavirus. E gli atleti, sul ring, ovviamente sprovvisti di ogni tipo di protezione in uno sport prettamente di contatto.

Sangue, sudore, sputi, la boxe a Managua prosegue come se niente fosse, anzi le uniche precauzioni sono per gli spettatori, distanziati tra loro da un seggiolino e con le mascherine indossate oltre al gel disinfettante distribuito all’entrata. Per quanto riguarda i pugili, invece, tutto o quasi nella norma. Mascherine indossate in spogliatoio e nel rituale del peso, poi via tutto per il combattimento vero e proprio, svolto regolarmente senza particolari protezioni. Il Nicaragua dunque non ha paura del virus, anche se per gli esperti il pugilato è uno degli sport più a rischio per il contagio. Un esempio è stato il torneo di qualificazione olimpica di inizio marzo nel Regno Unito e interrotto bruscamente a seguito delle polemiche: i pochi incontri disputati hanno portato al contagio di circa 10 persone tra pugili e staff.