Giovedì 18 Aprile 2024

Cio: Russia esclusa dalle Olimpiadi invernali. Ok a singoli atleti 'puliti'

Sospeso il comitato olimpico russo, escluso dai giochi di Pyeonghang. Solo gli atleti russi invitati potranno partecipare con la bandiera del Cio

Russia fuori anche dai Giochi di Pyeonghang (Ansa)

Russia fuori anche dai Giochi di Pyeonghang (Ansa)

Lausanne (Svizzera), 5 dicembre 2017  - La Russia fuori anche dalle Olimpiadi invernali del 2018 in Corea del Sud a Pyeonghang. Mosca continua a pagare lo scandalo doping che ha visto coinvolta Mosca alle sue olimpiadi di Sochi del 2014

Il Cio ha sospeso il comitato olimpico russo ed ha deciso che solo singoli atleti "puliti" potranno partecipare, se invitati ai giochi invernali, sotto la bandiera olimpica. 

Gli atleti russi hanno già gareggiato sotto bandiera neutrale nel 1992, alle Olimpiadi invernali di Albertville e in quelle estive di Barcellona. Nel '92 la squadra comprendeva le ex repubbliche sovietiche, che si erano sciolte nel dicembre 1991, in seguito al crollo dell'Urss. Era, in modo ufficioso, chiamata la squadra "nazionale della Comunità degli Stati indipendenti". A Barcellona conquistò il primo posto nel medagliere finale, mentre ad Albertville il secondo, vincendo l'oro olimpico nell'hockey ai danni del Canada. 

Nei giorni scorsi il presidente Vladimir Putin aveva avvertito che se il Cio avesse scelto la sospensione e l'ok agli atleti sotto una bandiera neutrale, sarebbero state per Mosca "un'umiliazione". Ieri, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha assicurato che Russia ha intenzione di "tener fede agli ideali olimpici" e che manterrà aperti tutti i canali di comunicazione sia col Cio, che con le altre organizzazioni sportive internazionali. Peskov al momento esclude la possibilità di "boicottare" le Olimpiadi, ricordano che Mosca è "contraria alle limitazioni infondate ai diritti dei suoi atleti". A boicottare a loro modo i Giochi sudcoreani potrebbero essere le tv russe. 

La presidente della Federazione russa di sci di fondo, Elena Vyalbe, che si è detta "scioccata" dalla decisione del Comitato olimpico internazionale e ha poi sottolineato che ora la decisione di gareggiare o meno sotto bandiera del Cio deve essere presa "da ogni atleta singolarmente". 

I guai per la Russia sono cominciati con il rapporto McLaren, che l'anno scorso ha accusato Mosca di aver condotto un programma di "doping di Stato", almeno dal 2012 al 2015, e di conseguenza il Cio ha vietato la partecipazione alle Olimpiadi a oltre 20 atleti russi e ha annullato i loro risultati ai Giochi invernali di Sochi, privando la Russia del primo posto nel medagliere finale. 

Più deciso il  vice presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Alexander Lebedev che chiede alla Russia di boicottare i prossimi giochi olimpici invernali poiché partecipare senza poter gareggiare con la propria bandiera significa essere umiliati.