Mercoledì 24 Aprile 2024

Vuelta 2018, le pagelle della tappa 11 di Angelo Costa

Promosso a pieni voti il vincitore della frazione, l'italiano De Marchi. Ma non è il solo ad aver fatto bene Risultati e classifica dopo la tappa 11

Alessandro De Marchi festeggia la vittoria della tappa 11 della Vuelta 2018 (Ansa)

Alessandro De Marchi festeggia la vittoria della tappa 11 della Vuelta 2018 (Ansa)

Ribeira Sacra, 5 settembre 2018 - Alessandro De Marchi (Bmc) regala un'altra gioia all'Italia, aggiudicandosi tappa 11 della Vuelta 2018, da Mombuey a Ribeira Sacra. Ma a tenere alto il tricolore ci pensano anche Franco Pellizzotti e Vincenzo Nibali. La maglia rossa resta invece sulle spalle del britannico Simon Yates. Ecco dunque le pagelle della frazione più lunga della corsa.

La classifica dopo la tappa 11

10 e lode a De Marchi. Insegue una vittoria che manca da tre anni e finalmente la ottiene secondo lo stile della casa: va in fuga e dà tutto se stesso. Con cattiveria e lucidità, si prende una tappa che profuma di classica, la più lunga e senza pianura: lo merita.

10 a Matè. Spagnolo, leader degli scalatori, pubblica sui social una foto che lo ritrae con l’amico Scarponi. ‘Guarda come è basso il livello Luis, che sei líder della montagna’. Sei sempre al mio fianco Michè!’, scrive. Quando l’autoironia si rivela il migliore degli omaggi.

8 a Pellizotti. Ancora una corsa d’attacco, ancora un piazzamento: alla fine è terzo in una giornata per uomini dalle gambe forti, come quelle che a 40 anni dimostra ancora di avere. Se voleva dare un segnale al ct Cassani, ha trovato il modo più convincente.

7 a Nibali. Nella tappa che ricorda la Liegi, ecco un Vincenzo che ricorda Nibali. Allunga un paio di volte, ha voglia di fare, costringe il gruppo ad inseguirlo anche se non è in classifica: non si tratta di tentativi banali, sono segnali di una salute in costante crescita.

5 ad Aru. Resta nel gruppetto dei big che rincorre Pinot, a lungo maglia rossa virtuale, fino all’ultimo strappo: quando Uran mette alla frusta i suoi per vedere l’effetto che fa, il sardo scivola indietro. Fra tante buone, è l’unica notizia di giornata cattiva per il ct.