Europei pallavolo maschile, la Slovenia elimina la Polonia e vola in finale

Grande impresa della Nazionale di coach Giuliani che, spinta dal tifo di Lubiana, adesso aspetta una tra Francia e Serbia

L'esultanza della Slovenia

L'esultanza della Slovenia

Lubiana, 26 settembre 2019 - Continua la favola della Slovenia negli Europei maschili di volley 2019: la Nazionale allenata da Alberto Giuliani, forte anche del sostegno del pubblico di casa, elimina la Polonia campione del mondo grazie a uno spettacolare 3-1 (25-23; 24-26; 25-22; 25-23) e vola in finale nel segno di un super Urnaut. Adesso l'appuntamento per la Slovenia è domenica 29 settembre, quando a Parigi sfiderà la vincente tra Francia e Serbia.

PRIMO SET (25-23) - La Slovenia parte forte grazie al turno in servizio di Kozamernik. Urnaut però sbaglia 3 attacchi di fila, mentre Pajenk dal centro è implacabile e Leon trova un ace. La Slovenia prova a rientrare in gioco con la parallela di Gasparini, ma è Cebulj a trascinare la squadra di Giuliani nel parziale di 6-1 messo a referto. Kubiak risolleva la Polonia, aiutata anche dagli errori al servizio e in ricezione di Cebulj. Gasparini con un mani-fuori e un palleggio falloso di Drzyzga invertono il trend, almeno prima dei colpi vincenti di Konarski all'incrocio e Bieniek in primo tempo, autore pure di un muro. Heynen si infuria per un presunto quarto tocco di Cebulj, ma a complicare davvero le cose per la sua squadra ci pensa Leon dai 9 metri: Bieniek invece trova un ace, ma ancora il cubano di nascita è protagonista in negativo con un muro subito ad opera di Pajenk e con un attacco sballato. Cebulj va a punto in battuta, ma è l'ennesimo monster block su un disastroso Leon a consegnare il primo set alla Slovenia.

SECONDO SET (24-26) - La Polonia si porta le scorie anche nella nuova frazione, all'inizio della quale Leon prova a farsi perdonare in diagonale. Cebulj però si conferma in forma con un pallonetto vincente e poi una pipe, ma Konarski e Nowakoski suonano la carica per la Nazionale di Heynen. Bieniek fa male alla Slovenia dal centro ma non dai 9 metri, con Pajenk che sull'altro fronte restituisce il favore. La squadra di Giuliani cresce in ricezione, neutralizzando a più riprese Konarski, mentre Kubiak da posto 2 resta un fattore determinante per la Polonia. Leon riesce con potenza a bucare il muro dei padroni di casa, ma Urnaut risolleva l'umore dell'arena di Lubiana siglando 2 punti di fila, almeno prima di subire il muro da parte di Nowakoski dopo il time out chiamato da Heynen. Al rientro Stern va a punto e Cebulj di prima fa sognare il pubblico di casa, risvegliato però dal coraggioso ace di Kubiak e soprattutto dal muro di Leon che porta il set ai vantaggi, vinti dalla Polonia grazie al servizio di Bieniek e soprattutto al monster block di Konarski.

TERZO SET (25-22) - La Slovenia, ancora sotto shock, sbaglia al servizio con Kozamernik. Kubiak fa lo stesso, ma è Leon a spezzare l'equilibrio di inizio set almeno prima del break nel segno di Stern e Cebulj. Tuttavia, è Urnaut a esaltare la Nazionale di Giuliani, che sigla 4 punti di fila. La Polonia inoltre comincia a subire a muro, con Kubiak stampato da Kozamernik e Pajenk. Leon e Cebulj si sfidano a colpi di diagonali che sorvolano i rispettivi muri e per rompere la situazione di stasi Heynen lancia Sliwka raccogliendo subito buoni frutti. Urnaut da posto 5 e Stern in battuta tuttavia danno vigore all'azione della Slovenia, ma la Polonia risponde a sua volta con 2 ace di fila di Bieniek. L'arena di Lubiana si spaventa, ma rifiata subito quando il challenge inverte la decisione del primo arbitro: il muro di Leon è fuori e per la Nazionale di Giuliani arrivano 3 set point, con appena uno sprecato da Muzaj e l'altro capitalizzato da un super Urnaut.

QUARTO SET (25-23) - L'inizio set è nel segno di errori da entrambe le parti. A interrompere la serie negativa sono i soliti Urnaut e Leon, ma anche Kubiak e Stern cominciano a macinare punti con botta e risposta. Entra poi in scena pure Cebulj con un mani-fuori, a cui dà continuità Kozamernik con un gran primo tempo. Leon e Cebulj in parallela sono devastanti, ma il cubano naturalizzato polacco comincia a far paura anche dai 9 metri. Vincic e Urnaut rispondono con lo stesso fondamentale, creando un primo strappo in un set molto combattuto e ricco di errori su entrambi i versanti. I campioni del mondo sono però più imprecisi degli sloveni e lo si capisce quando anche Leon sbaglia al servizio. Kubiak è invece prima bravo con un mani-fuori e poi subisce il muro di Stern, a cui dà continuità Urnaut con un diagonale e un ace che regalano due match point alla Nazionale di Giuliani: il primo è sciupato, mentre il secondo va in porto grazie all'errore dai 9 metri di Kubiak, che abdica così insieme all'intera Polonia.