Mondiali ciclismo 2022: il caso van der Poel in Australia si chiude con una multa

L'olandese, al quale è stato restituito il passaporto, condannato a pagare 1000 euro dopo la notte di escandescenza a Wollongong

Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Roma, 26 settembre 2022 - Una semplice multa per mandare in archivio una vicenda che ha del clamoroso: il protagonista è Mathieu Van Der Poel, arrestato e poi rilasciato la notte antecedente la prova in linea dei Mondiali di ciclismo 2022, dove tra l'altro è riuscito a coprire appena 32 km.

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I dettagli

Tutto era nato da un acceso litigio in albergo con alcuni bambini, che avevano disturbato il sonno dell'olandese bussando ripetutamente alla porta della sua camera. Qualche genitore, di fronte all'intemperanza del corridore dell'Alpecin-Deceuninck, ha allertato la polizia, che ha trattenuto quest'ultimo fino alle prime ore del mattino. Il resto è storia nota: il ritiro prematuro dalla prova iridata che avrebbe poi incoronato senza appello Remco Evenepoel. Archiviata la vicenda sportiva forse senza neanche troppi rimpianti alla luce della condizione stratosferica del belga, per Van Der Poel la priorità è diventata quella legale: priorità al punto da aver anticipato di un giorno l'incontro davanti a un giudice australiano. Il verdetto del tribunale è stato impietoso per il figlio e nipote d'arte, che non avrebbe dovuto farsi giustizia da solo neanche con all'orizzonte una gara così importante. Se questa è la cattiva notizia, la buona - si fa per dire - è che a Van Der Poel è stato restituito il passaporto: il ritorno in patria è quindi vicino, non senza aver prima pagato 1000 euro di multa. Tutto finito, quindi? In realtà l'olandese pensa già al ricorso avvertendo il sapore beffardo dell'epilogo di una vicenda dai tratti grotteschi: aver perso la possibilità di giocarsi il Mondiale a causa di ragazzini non proprio educatissimi e dover poi pagare anche una sanzione pecuniaria piuttosto salata.

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