Giovedì 18 Aprile 2024

Trofeo Alfredo Binda 2023, vince Shirin Van Anrooij

Trionfa la strategia della Trek-Segafredo, con Elisa Balsamo seconda: terza l'altra azzurra Vittoria Guazzini

Shirin Van Anrooij (Ansa)

Shirin Van Anrooij (Ansa)

Cittiglio, 19 marzo 2023 - Dopo qualche giorno di pausa, i riflettori del ciclismo tornano sul mondo femminile e lo fanno grazie al Trofeo Alfredo Binda 2023, che come sempre garantisce il massimo spettacolo nonostante l'assenza di un pezzo da novanta del calibro di Elisa Longo Borghini, una che a Cittiglio ha trionfato 2 volte in carriera: per la piemontese continua l'incubo Covid che l'ha già tagliata fuori dalla Strade Bianche 2023, corsa vinta al fotofinish da Demi Vollering a spese di Lotte Kopecky. La vittoria resta in casa Trek-Segafredo, ma stavolta grazie a Shirin Van Anrooij, l'astro nascente del sempre florido vivaio olandese.  

La cronaca

  Per la classe 2002 quella odierna è di fatto la prima vittoria da professionista, ottenuta grazie a una perfetta strategia di squadra che alla fine si rivela perfetta anche grazie all'attendismo eccessivo di un gruppo regolato, a 23'' di distanza, da Elisa Balsamo, che aveva vinto su queste strade l'anno scorso. Nei piani iniziali della Trek-Segafredo forse l'azione della più giovane avrebbe dovuto fare da apripista per la campionessa italiana, ma le cose sono andate diversamente, per lo stupore proprio della vincitrice della 24esima edizione del Trofeo Alfredo Binda. "Non mi aspettavo di vincere: ero quasi rassegnata al rientro del gruppo alla fine prima dello sprint di Elisa": questa candida ammissione non delegittima il successo di Shirin Van Anrooij, osservato al traguardo anche da un certo Tadej Pogacar, accomodato a bordo strada: per lo sloveno, reduce dalle fatiche della Milano-Sanremo 2023, chiusa appena giù dal podio, una visita di cortesia ma non di certo disinteressata alla luce della presenza in gara della fidanzata Urska Zigart. Se a livello maschile, al netto dell'ottimo sorprendente secondo posto di Filippo Ganna nella Classicissima alle spalle di un fenomenale Mathieu Van Der Poel, il ciclismo italiano non sta vivendo un momento particolarmente positivo, sul piano femminile i sorrisi non mancano. Detto del secondo posto di Elisa Balsamo, a completare il podio c'è Vittoria Guazzini, ma lo show azzurro prosegue continuando a scorrere l'ordine d'arrivo: al quinto posto c'è Soraya Paladin, seguita subito dopo da Silvia Persico. Il tutto ricordando i forfait di Elisa Longo Borghini e Marta Cavalli, con quest'ultima ancora alle prese con le conseguenze della caduta occorsa nel Tour de France 2022. Per la lombarda uno stop che sta andando per le lunghe e che preoccupa l'intero movimento. A tranquillizzare (parzialmente) tutti ci ha pensato la diretta interessata: il ritorno in gruppo non è lontanissimo ma, in accordo con la sua squadra (la FDJ Suez Futuroscope), è stato deciso di posticiparlo di qualche settimana per permettere alla fresca 25enne di recuperare pienamente per cercare di tornare ai fasti del 2022, quando fu autrice della storica doppietta Amstel Gold Race-Freccia Vallone. Non solo: a inizio giugno, giusto per imporsi ulteriormente ai piani altissimi del ciclismo mondiale, Marta Cavalli aveva vinto la prima (e finora unica) edizione femminile della Mont Ventoux Dénivelé Challenges, cancellata quest'anno a causa della mancanza di fondi.

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