Martedì 23 Aprile 2024

Tour de France 2019, strategia Nibali: "Vivrò alla giornata"

Il siciliano alla vigilia conferma di non partire con obiettivi di classifica: "Sul primo arrivo in salita capirò cosa posso fare in questa corsa"

Vincenzo Nibali alla presentazione del Tour de France 2019 (Ansa)

Vincenzo Nibali alla presentazione del Tour de France 2019 (Ansa)

Bruxelles, 5 luglio 2019 - "Vivrò alla giornata", ripete Vincenzo Nibali con insistenza, forse perché nessuno, a cominciare dai rivali, sembra credergli. Al Tour de France 2019 si presenta con un taglio di capelli da marine, in previsione del grande caldo, ma soprattutto con l’idea di vincere una bella tappa e conquistare la maglia che i francesi amano di più, quella a pois degli scalatori: se questo sia davvero il suo obiettivo o abbia in mente altro, sarà la strada a dirlo. "Sì, giusto: parola alla strada. Non so dirvi se ho recuperato bene dalle fatiche del Giro: lo scopriremo assieme. Ai campionati italiani non sono andato come speravo, qui vivrò alla giornata", conferma il siculo.

Vivere alla giornata significa cercare di prendere la prima maglia gialla con Sonny Colbrelli, poi cercare subito di far bene nella cronosquadre. "Nella prima settimana la mia squadra lavorerà per Sonny, puntando a fare belle cose con lui. Naturalmente cercheremo anche di dare il massimo nella cronosquadre, dove sono convinto che ci saranno ampi distacchi", dice Nibali, con il consenso di Rohan Dennis, iridato della crono e suo compagno, che siede accanto a lui nell’hotel belga che ospita la squadra.

Ma c’è anche un piano Nibali, già in parte svelato nei giorni scorsi dopo gli allenamenti in quota, che lo staff del siculo ha voluto ‘light’ rispetto al solito per non appesantire chi si è spremuto già abbastanza al Giro d’Italia. "Nella sesta tappa, che si conclude alla Planche des Belle Filles, vedremo come starò e che tipo di corsa potrò fare. Conosco bene la salita, anche se quest'anno affronteremo un chilometro in più molto duro, ma non dimentichiamo che ci saranno altre salite in precedenza: sarà davvero una tappa impegnativa. Il primo arrivo in quota è sempre importante, ancor di più su una salita così seria, ma chiaramente non darà un giudizio definitivo. Alla Planche ci misureremo, ci peseremo, ci guarderemo negli occhi e ci ascolteremo. Ma senza dimenticare che questo è un Tour lungo e molto, molto duro».

Conta su di sé, Nibali. Ma anche sul valore della squadra che ha accanto: rispetto al Giro, sarà una Bahrain Merida di qualità superiore. "Per far bene in gare di questa importanza, è indispensabile il lavoro di tutto il team. È il messaggio che vogliamo dare a tutti: solo uniti si può arrivare alla realizzazione di un obiettivo".

Uniti soprattutto nella cronosquadre, anche se per puntare al Tour Nibali dovrà puntare soprattutto su se stesso: è qui che nascono le incertezze, legate ad un cammino che, rispetto ai suoi avversari, in questa stagione è stato molto diverso. "Il percorso di questo Tour è molto bello, ma troverò rivali che sono tutti più freschi di me perché non hanno corso il Giro d'Italia. Vedremo quali saranno le mie energie e quanto riuscirò a recuperare. In questo Tour posso permettermi di vivere alla giornata".

Lo dice nonostante questo Tour sia decapitato: le assenze di Froome e Dumoulin, considerati i principali favoriti fino a quando le cadute non li hanno costretti a dire addio al loro sogno giallo, allargano le chance di molti corridori che puntano al podio. "Sarà così, ma non vorrei che passasse il messaggio di un Tour di secondo piano di fronte agli infortuni di due grandi campioni, ai quali auguro un pronto recupero. In realtà qui c'è un livello altissimo, ci sono tanti pretendenti che hanno preparato nel minimo dettaglio questa corsa e vi dico che non credo che, alla fine, cambierà nemmeno tanto il copione...".