Filippo Tortu (Ansa)
Eugene (Stati Uniti), 23 luglio 2022 – I Mondiali di atletica in corso ad Eugene, negli Stati Uniti, entrano nella loro fase cruciale, nella quale si assegnano le medaglie più pesanti. Diverse, infatti, le finali che si sono svolte durante la nottata italiana: nella gara dei 400 metri maschili il titolo iridato è andato a Michael Norman che ha vinto in 44.29” e ha preceduto sul traguardo il grenadino Kirani James, argento con un tempo finale di 44.48”, e il britannico Matthew Hudson-Smith, bronzo con un crono di 44.66”. Sulla stessa distanza nella gara femminile, invece, l’oro è andato al collo della bahamense Shaunae Miller-Uibo, campionessa olimpica a Tokyo 2020, che è stata capace di imporsi in 49.11 secondi precedendo sul traguardo la dominicana Marileidy Paulino e la barbadiana Sada Williams. Nella finale dei 400 metri a ostacoli femminile, invece, a vincere è stata una straripante Sidney McLaughlin: la statunitense ha infatti stabilito il nuovo primato del mondo (50.68”), precedendo sul traguardo l’olandese Femke Bol e l’altra statunitense Dalilah Muhammad. Gloria anche per l’Australia nel giavellotto femminile: Kelsey-Lee Barber ha infatti vinto l’oro con il miglior lancio mondiale di stagione (66.91 metri) e battuto la statunitense Kara Winger e la giapponese Haruka Kitaguchi.
Gli italiani
Nottata di alti e bassi, invece per i colori azzurri: la notizia migliore arriva dalla staffetta 4X100 femminile dove le italiane Zynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana hanno conquistato il pass per la finale stabilendo il nuovo primato italiano (42.71”). Grande delusione, invece, per la 4X100 maschile detentrice del titolo olimpico e orfana di Marcell Jacobs: Lorenzo Patta, Filippo Tortu, Fausto Desalu e Chituru Ali non sono infatti riusciti ad entrare in finale chiudendo con il decimo tempo finale. Infine, si è conclusa alle semifinali l’avventura negli 800 metri piani femminili di Elena Bellò.