Aleksander Steen Olsen

Palisades Tahoe, 27 febbraio 2023 - Slalom molto complicato e difficile quello americano di Palisades, con giallo finale. La vittoria è andata al giovane Alexander Steen Olsen, classe 2001 e al primo successo in carriera davanti al connazionale Timon Haugan e al bulgaro Albert Popov, primo podio in carriera. Giallo per Aj Ginnis, primo al traguardo ma squalificato per una inforcata. Steen Olsen di rimonta Noel in testa dopo la prima manche con pochi centesimi di vantaggio su Yule e Strasser. Solo ventesimo il leader di specialità Braathen, mai in ritmo sulla neve americana. La seconda manche è un terno al lotto, nevica come se non ci fosse un domani e cala anche la nebbia, in più la pista si rovina con solchi da cavalcare alla meglio possibile. La rimonta porta la firma di Steen Olsen con undici posizioni guadagnate per il primo successo in carriera in 1’47”46 con soli 5 centesimi sul connazionale Haugan e 24 sul bulgaro Popov, che riporta la sua nazione sul podio dopo 43 anni, a pari merito col francese Noel che perde troppo nel finale per tenersi la vetta dopo la prima manche. C’è però il giallo Aj Ginnis. Il greco stampa il miglior tempo finale ma c’è il dubbio che abbia inforcato su una doppia a metà pista e le immagini, sgranate e da dietro, non aiutano. La decisione viene presa dal direttore di gara Markus Waldner che opta per la squalifica. Braathen invece recupera fino alla settima piazza. Italiani più in difficoltà, il migliore è Tommaso Sala nono con 54 centesimi di ritardo, più indietro Gross, ventisettesimo, e Vinatzer ventinovesimo. In coppa di specialità, ad una gara dalla fine, manca solo lo slalom delle finali di Soldeu, comanda Braathen con 466 punti davanti a Kristoffersen con 434 e Yule con 401. Leggi anche - Sci, doppietta azzurra a Crans Montana con Goggia e Brignone

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Palisades Tahoe, 27&nbsp;febbraio 2023 - Slalom molto complicato e difficile quello americano di Palisades, con giallo finale. La vittoria è andata al giovane Alexander Steen Olsen, classe 2001 e al primo successo in carriera davanti al connazionale Timon Haugan e al bulgaro Albert Popov, primo podio in carriera. Giallo per Aj Ginnis, primo al traguardo ma squalificato per una inforcata. 
<h2>Steen Olsen di rimonta</h2> 
Noel in testa dopo la prima manche con pochi centesimi di vantaggio su Yule e Strasser. Solo ventesimo il leader di specialità Braathen, mai in ritmo sulla neve americana. La seconda manche è un terno al lotto, nevica come se non ci fosse un domani e cala anche la nebbia, in più la pista si rovina con solchi da cavalcare alla meglio possibile. La rimonta porta la firma di Steen Olsen con undici posizioni guadagnate per il primo successo in carriera in 1’47”46 con soli 5 centesimi sul connazionale Haugan e 24 sul bulgaro Popov, che riporta la sua nazione sul podio dopo 43 anni, a pari merito col francese Noel che perde troppo nel finale per tenersi la vetta dopo la prima manche. C’è però il giallo Aj Ginnis. Il greco stampa il miglior tempo finale ma c’è il dubbio che abbia inforcato su una doppia a metà pista e le immagini, sgranate e da dietro, non aiutano. La decisione viene presa dal direttore di gara Markus Waldner che opta per la squalifica. Braathen invece recupera fino alla settima piazza. Italiani più in difficoltà, il migliore è Tommaso Sala nono con 54 centesimi di ritardo, più indietro Gross, ventisettesimo, e Vinatzer ventinovesimo. In coppa di specialità, ad una gara dalla fine, manca solo lo slalom delle finali di Soldeu, comanda Braathen con 466 punti davanti a Kristoffersen con 434 e Yule con 401. 
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