Paola Egonu, chi è la pantera azzurra dell'Italvolley

Nata a Cittadella meno di venti anni fa da genitori nigeriani che si sono incontrati in Italia, è una delle più coinvolte quando si tratta di cantare l'inno di Mameli

Paola Egonu (Ansa)

Paola Egonu (Ansa)

Roma, 19 ottobre 2018 - 45 punti in faccia ai razzisti. Sarebbe troppo facile liquidarla così, la grande rivincita di Paola Egonu, bandiera e trascinatrice dell'Italvolley che ha conquistato la finale dei mondiali di pallavolo 2018 grazie soprattutto alle bordate della sua pantera nera.

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Le origini. Sarebbe facile, ma soprattutto ingiusto nei confronti della campionessa azzurra, prima di tutto. Perché questa gigantessa nata a Cittadella, in provincia di Padova, meno di venti anni fa da genitori nigeriani che si sono incontrati in Italia e che ora si sono trasferiti a Manchester per dare un futuro migliore agli altri due figli, Andrea e Angela, è la prima ad aver vinto la sua battaglia personale contro i pregiudizi, ed è una delle più coinvolte quando si tratta di cantare l'inno di Mameli, prima delle partite. Non ha mai nascosto il fastidio di essere guardata in modo diverso, non ha negato di aver ricevuto buu razzisti quando ancora era una ragazzina. Ma la giovane donna che stravede per Michelle Obama e Serena Williams non l'ha data vinta, ai razzisti.

“Mi sento afro-italiana”, ha raccontato quando le hanno chiesto quale delle sue identità culturali senta più forte, e ci sembra che in questa risposta ci sia già tutto. Il resto è sport, per fortuna: dagli inizi dopo aver visto alla tv il cartone Mila e Shiro, al trasferimento al Club Italia di Marco Mencarelli dopo la fine delle scuole medie, al debutto precocissimo nella nazionale maggiore dove il ct Marco Bonitta la portò, diciassettenne, alle Olimpiadi di Rio, in ogni tappa della sua carriera ci sono sempre state le stimmate della predestinata.

L'anno prossimo giocherà ancora a Novara, alla sua seconda stagione di serie A con un club, con la compagna Cristina Chirichella e con Francesca Piccinini. Alla prima esperienza nel campionato maggiore, stracciò subito tutti i record di punti in una singola partita (46) e in un campionato (553). Oggi ha cancellato i sogni della Cina campione d'Olimpia, domani ci proverà contro la Serbia, che schiera l'unica altra attaccante capace di reggere il suo livello, la Boskovic. Comunque vada, quella di Paola Egonu è una bellissima storia italiana.

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