Martedì 23 Aprile 2024

Ciclismo, Jay Vine: "La vita del professionista è più complicata di quanto si pensi"

L'australiano, 2 tappe vinte quest'anno alla Vuelta, non nasconde le preoccupazioni per il futuro: "I guadagni finora non sono stati tanti"

Jay Vine (Ansa)

Jay Vine (Ansa)

Roma, 16 novembre 2022 - Seguire la propria passione e farne il lavoro della vita non è tutto rose e fiori: lo sa bene Jay Vine, una delle rivelazioni della stagione appena andata in archivio, che ai microfoni di VeloNews ha svelato dei retroscena piuttosto inquietanti.

L'altra faccia della medaglia

L'australiano, fresco di passaggio dall'Alpecin-Deceuninck all'UAE Team Emirates, con cui si è legato per i prossimi 2 anni, è solo uno dei tanti suoi connazionali costretti a vivere in Europa per inseguire il sogno di una vita. Sogno che in determinati momenti può assumere connotati di un incubo: specialmente quando non sei esattamente un top. "La vita del ciclista professionista non è scintillante come molti pensano: ho spesso dovuto pagarmi io gli allenamenti in altura e il cibo. Ci sono coloro che hanno stipendi milionari e poi ci sono quelli come me che devono pensare al proprio futuro una volta chiusa la carriera agonistica". Vine rincara la dose. "Al momento la carta di credito non si è arricchita più di tanto. In tutto ciò c'è poi la questione alloggi: la gente non immagina in che alberghi abbiamo dormito a volte. Sto infatti valutando di portare con me una zanzariera in determinate siuazioni". Insomma, un calvario che il classe '95, sbocciato tardi nel ciclismo che conta, potrebbe continuare a vivere nei prossimi anni, quando sarà chiamato a confermare il recente exploit nella Vuelta 2022, dove ha conquistato 2 tappe prima di essere costretto al ritiro a causa di una caduta.

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