Bologna, 6 marzo 2022 - Una zeta sulla canotta, posata sul petto, e lo sguardo fiero di chi non si vergogna di supportare pubblicamente la campagna militare di Vladimir Putin in Ucraina. Desta scalpore e nervosismo il gesto di Ivan Kuliak, ginnasta russo che ha gareggiato nella gara delle parallele di Coppa del Mondo a Doha, e che si è presentato così sul podio, accanto al vincitore Ilia Kovtun, atleta ucraino. Una mossa che potrebbe costare cara al 20enne, ma che non è un episodio isolato nel mondo della ginnastica.
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La zeta è disegnata sui carri armati russi che, da ormai oltre una settimana, stanno mettendo a ferro e fuoco l'Ucraina. Il suo significato rappresenta la vittoria: "za pobedu" significa, infatti, letteralmente "per la vittoria", e Kuliak non ha perso l'occasione di mostrarlo fieramente sul podio. Accanto a lui, l'ucraino Kovtun è apparso freddo dinnanzi a tale gesto, che dimostra ancora una volta come alcune personalità della Federazione Russa, sportive e non, supportino l'operato della propria nazione in Ucraina. Un'altra ex ginnasta, Svetlana Khorkina, vincitrice di sette medaglie olimpiche, aveva infatti mostrato la zeta sui propri profili social e invitato i connazionali a "non vergognarsi di essere russi". La FIG ha ovviamente preso nota dell'accaduto, poiché il comportamento di Kuliak potrebbe violare il Codice di Condotta della federazione. Da domani, in ogni caso, gli atleti e i giudici russi e bielorussi non potranno più partecipare alle gare internazionali. Leggi anche: Serie A oggi, risultati live e classifica