Golf, il ritorno di Tiger

Tiger Woods torna al golf giocato nel Genesis Invitational dopo le tre deludenti apparizioni nei major del 2022. In campo i migliori giocatori del mondo compreso Francesco Molinari

Tiger Woods

Tiger Woods

Il ritorno di Tiger Woods, un contesto con 19 tra i primi 20 giocatori del World Ranking, Scottie Scheffler nuovo numero uno gran favorito, il desiderio di immediata rivincita di Rory McIlroy appena spodestato dal trono mondiale sono alcuni dei motivi per i quali c’è grande attesa per il Genesis Invitational. Inoltre, in chiave azzurra, Francesco Molinari proverà a cancellare il taglio subito la scorsa settimana per riprendere il cammino, iniziato nella vittoriosa Hero Cup di gennaio, che deve portarlo a far parte del Team Europe nella Ryder Cup 2023, suo obiettivo dichiarato.

Sul percorso del Riviera Country Club, a Pacific Palisades in California, dal 16 al 19 febbraio va in scena il secondo evento “elevato” del PGA Tour che, come il precedente WM Phoenix Open, mette in palio un montepremi di 20 milioni di dollari con prima moneta di 3,6 milioni di dollari. Appannaggio in Arizona di Scheffler che ora proverà a concedere il bis, opportunità che il suo attuale stato di forma certamente gli concede.

Con tanti campioni, comunque, non avrà compito facile e, peraltro, Jon Rahm, (n. 3) e Justin Thomas (n. 7), rispettivamente terzo e quarto nella precedente uscita, sembrano avere anche loro qualcosa in più. Senza tuttavia dimenticare Sam Burns (n. 14), Jordan Spieth (n. 16), tredici titoli con tre Major e 80 top ten in 242 presenze sul tour, e Xander Schauffele (n. 6) nei primi dieci a Scottsdale. Tra i top ten del ranking non sembrano ancora ben rodati Matt Fitzpatrick (n. 10), Patrick Cantlay (n. 5) e Collin Morikawa (n. 9), gli ultimi due out dopo 36 buche la scorsa settimana, mentre poco si può dire di Will Zalatoris (n. 8), al rientro dopo uno stop.

Il ritorno di Woods - Woods torna a disputare un torneo che non ha mai vinto, ma dove, dilettante sedicenne, ha esordito nel 1992 sul PGA Tour. Non partecipa a un evento del circuito, che non sia un Major, dalla fine di ottobre 2020 (ZOZO Championship, 72°), mentre lo scorso anno ha preso parte a tre gare del Grande Slam (Masters Tournament 47°, PGA Championship, ritirato dopo 54 buche, e The Open, uscito al taglio). Risultati che non tolgono nulla alla grande attesa che c’è attorno al suo rientro, perché con "The Big Cat", indipendentemente da quello che gli consentono di fare le sue condizioni fisiche o che sia il 1.294° nel World Ranking, qualsiasi appuntamento diventa speciale. Nei primi due giri Woods sarà in terna con McIlroy e Thomas, mentre Molinari giocherà con Stewart Cink e Brendon Todd.

Adam Scott per il tris - Nel torneo nato nel 1926 come Los Angeles Open e giunto alla 97ª edizione, non giocherà il campione in carica, il cileno Joaquin Niemann, e saranno solo tre i past winner: James Hahn (2015), J.B Holmes (2019) e Adam Scott (2005, 2020). L’australiano può puntare al tris per affiancare nell’albo d’oro Ben Hogan, Arnord Palmer e Bubba Watson, mentre il record di vittorie è di quattro realizzato dallo scozzese Macdonald Smith (tra il 1928 e il 1934) e da Lloyd Mangrum (tra il 1949 e il 1956).

Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2 - Il Genesis Invitational sarà teletrasmesso in diretta da Discovery Plus e da Eurosport 2. Prima e seconda giornata, giovedì 16 febbraio e venerdì 17, dalle ore 22 alle ore 2 su entrambe le piattaforme.