Mercoledì 24 Aprile 2024

Giro d'Italia 2020, le pagelle. A Nibali serve il tempo

Almeida non sbaglio un colpo, Kelderman da podio. Sagan e Viviani a secco

Vincenzo Nibali all'arrivo a Roccaraso (Ansa)

Vincenzo Nibali all'arrivo a Roccaraso (Ansa)

Roccaraso, 12 ottobre 2020 - Terminata la prima settimana del Giro d'Italia 2020. In maglia rosa il 22enne portoghese Joao Almeida (Deceuninck Quick Step), davanti a Wilco Keldermann (Sunweb) e a Pello Bilbao (Bahrain McLaren). Domenico Pozzovivo e Vincenzo Nibali restano in lotta per le posizioni che contano in classifica generale, ritirati Simon Yates (positivo al Covid) e Geraint Thomas (caduto dopo essere passato sopra una borraccia vagante), tra i favoriti della vigilia. Ecco i voti di Angelo Costa

10 a Almeida

Sette giorni in rosa, a 22 anni, bastano per non considerarlo solo una sorpresa: difende il primato con serenità, senza sbagliare un coilpo, scortato da una squadra all’altezza. Rosa sembra anche il suo futuro: dopo aver retto l’urto a Roccaraso, nella crono di Valdobbiadene può fare il pieno di fiducia e soprattutto di vantaggio su chi lo insegue dall’Etna.

9 a Demare

Tre sprint, tre vittorie: non ci sono dubbi su chi sia il più veloce in Giro. A sentire il francese è merito di una squadra fantastica, come ha imparato a dire in italiano, ma è vero anche il contrario: quando puoi contare su un tgv che parte in orario e arriva puntualissimo, anche per chi viaggia con lui diventa tutto meno faticoso.

8 a Kelderman

Arrivato a fari spenti, corre la prima settimana nell’ombra, quasi non volesse che gli altri si accorgano di lui. A portarlo sotto i riflettori è una classifica ottima, un secondo posto che la dice lunga su un atleta presentatosi al top della forma e con una squadra che interpreta la corsa come se stesse scortando uno che punta al podio.

7 a Pozzovivo

Sbarcato al Giro dopo una nuova convalescenza dovuta al Tour, dove è caduto per colpa di uno spettatore, lo scalatore lucano stupisce per come si cala subito nei panni di protagonista: digerisce bene la crono e non sbaglia un colpo nelle tappe dure, dimostrando che a dispetto dei suoi guai fisici sa andare forte come quelli sani.  

6 a Nibali

Maltrattato da vento nella crono inaugurale, rimesso in piedi dalle sfortune altrui (Thomas a casa per una caduta, Simon Yates per il Covid), il siculo fa esattamente ciò che deve. Anzi, fa ciò che può: senza terreno per fare rivoluzioni fino ad oggi, aspetta quello che gli è stato promesso dalla cartina, sperando che il tempo, inteso come meteo, glielo conceda.

5 a Sagan e Viviani

Da due delle grandi firme arriva un imprevisto zero nella casella delle vittorie. Il tre volte iridato ci prova sempre, continuando ad incassare al massimo secondi posti come gli capita da quindici mesi. Dall’olimpionico di Rio, invece, nessun segnale: a volte non si butta nemmeno nelle volate, quando riesce a farlo resta lontano dai migliori.

5 al Giro

Fra tombini, borracce che stendono favoriti e transenne che si abbattono sulla testa dei corridori, nella prima settimana regala più imprevisti che colpi di scena. Si concede anche un caso illustre di Covid, anche se qui dimostra di esser pronto: la tempestività dei controlli permette di isolare Yates, consentendo alla corsa di procedere regolarmente.