Mercoledì 24 Aprile 2024

Giro d'Italia 2019, le pagelle dopo la prima tappa

Crono perfetta per lo sloveno. Yates e Nibali confermano di esserci, Dumoulin l'unica delusione di una giornata in cui da bocciare sono le previsioni meteo

Primoz  Roglic, vincitore di tappa e maglia rosa (LaPresse)

Primoz Roglic, vincitore di tappa e maglia rosa (LaPresse)

Bologna, 11 maggio 2019 - Primoz Roglic, uno dei big più attesi del Giro d'Italia 2019, non ha fallito l'appuntamento con la prima maglia rosa. Ecco le pagelle di Angelo Costa della prima tappa del Giro d'Italia 2019, crono individuale partita dal cuore di Bologna con arrivo al santuario della Madonna di San Luca.

Seconda tappa. Orari tv, percorso e favoriti 10 e lode a Bologna. Non è vero che il Giro fa il pienone quando parte dall’estero: anche sotto le Due Torri l’abbraccio è soffocante. Portici pieni in città, folla da tappone alpino a San Luca: partenza migliore la corsa non poteva desiderare. 10 a Roglic. Crono perfetta: il migliore in pianura, il migliore dei big sulle rampe di San Luca. Prima maglia rosa, primo sloveno a riuscirci: adesso, per aggiornare la storia, dovrà arrivare sul podio del Giro. Da come si porta avanti con il lavoro, ha tutta l’intenzione di farlo. Promemoria per chi spera che non regga le tre settimane: un anno fa è stato quarto al Tour, perdendo il podio nell’ultima crono… 9 a Nibali. Comincia col piede giusto, viaggiando come una F1 davanti alla McLaren attrezzata da ammiraglia: dimostra di esser pronto, risultando il migliore nel difendersi. Sarebbe una prova strepitosa se non gli toccasse l’unico inconveniente di giornata: un Roglic che viaggia a una media siderale. 7 a Simon Yates. Non va benissimo in pianura per colpa del vento contrario, è quello che tiene meglio il passo di Roglic a San Luca: chiude al secondo posto con la certezza di esser pronto a correre il Giro da candidato all’albo d’oro per il quale si è ripresentato al via dopo un anno. 5 a Dumoulin. Che resti al di sotto del suo standard lo dice il tempo di Lopez: identico al suo. Meglio in salita che in pianura, l’olandese concede quasi mezzo minuto a Roglic, confermando di non essere ancora al top. Falsa partenza, ma è meglio non illudersi: di qui in avanti può solo migliorare, se lo farà saranno dolori. 0 alle previsioni meteo. Sconvolgono l’ordine di partenza annunciando la pioggia, che arriva soltanto quando si sta già smontando il palco: per fortuna che Simon Yates non le ascolta e decide di correre ugualmente sotto sera, mantenendo quel pizzico di suspense che il previsto arrivo all’ora di cena da giorni prometteva.