Sabato 20 Aprile 2024

Giro d'Italia 2019, partenza da Bologna. Svelate le prime tappe

Il via l'11 maggio con la cronoscalata di San Luca. Tre tappe in Emilia

Giro d'Italia 2019

Giro d'Italia 2019

Bologna, 25 settembre 2018 - Luci rosa in piazza Maggiore: è il segnale che il Giro d'Italia 2019 è già partito. Per vedere i ciclisti bisognerà aspettare il prossimo 11 maggio, ma il cuore di Bologna che ieri sera si è illuminato con i colori dell’evento più popolare d’Italia ha già iniziato a scandire il conto alla rovescia. Verso un appuntamento non soltanto legato al capoluogo, che tornerà a ospitare la partenza della corsa dopo 25 anni: sarà una regione intera a fare da spina dorsale al Giro. Sei le sedi di tappa, tre frazioni intere sul territorio, due che da qui decollano, un giorno di riposo: non si può certo dire che l’Emilia Romagna avrà un ruolo di secondo piano.

Giro all’emiliana: succede perché è la prima volta che una grande partenza viene ‘spacchettata’, muovendo il primo passo da una regione e tornandovi successivamente. "C’è bisogno di qualcosa di nuovo", racconta Mauro Vegni, architetto e direttore della corsa rosa, sottolineando che "con un territorio così possiamo divertirci a giocare". Lui lo dimostra con una tappa inaugurale inedita, una cronoscalata che da piazza Maggiore si arrampicherà sulle rampe feroci del colle di San Luca: tanto per disegnare subito la classifica.

E’ già significativo cominciare così, avviando sotto le Due Torri anche la seconda tappa che scenderà verso la Toscana, ma c’è molto altro nel progetto fortemente voluto dal governatore Stefano Bonaccini, che porterà nelle casse degli organizzatori non meno di quattro milioni. Intanto una seconda crono, anche questa in salita, 35 chilometri da Riccione a San Marino: il 19 maggio il Giro forse non si deciderà, di sicuro ne resterà segnato. Poi, dopo il riposo in Romagna, il viaggio di pianura da Ravenna a Modena, attraversando le terre ferite dal sisma di sei anni fa. Infine, la partenza da Carpi, passando dal Reggiano per raggiungere il Piemonte, dove poi si correrà la Cuneo-Pinerolo in ricordo di Fausto Coppi, del quale ricorre il centenario della nascita.

Al campionissimo si lega uno dei tanti incroci dell’Emilia Romagna con la storia: fu a Modena che Coppi si rivelò in tutto il suo splendore. Così come a Bologna si chiuse la tappa inaugurale del primo Giro d’Italia: in maggio, saranno 110 anni. A un decennio fa, invece, risale l’ultimo arrivo rosa a San Luca: di quel giorno si ricordano una memorabile crisi di un debuttante Froome e un grande omaggio di Pupi Avati alla curva delle Orfanelle, dal regista eletta come ‘archetipo di tutte le salite’.

"Era da tempo che col presidente Bonaccini pensavamo di creare qualcosa di indimenticabile", dice Vegni, riservandosi di rivelare nei prossimi mesi l’intero percorso di un Giro che già ha incassato il sì di Geraint Thomas, vincitore dell’ultimo Tour. E che sia in vista un maggio da ricordare lo pensa anche chi amministra le città interessate dalla corsa: "I grandi risultati si ottengono con una grande squadra", sintetizza il sindaco carpigiano Bellelli. La piazza della sua città al momento non è illuminata di rosa, di sicuro il Giro 2019 è cominciato anche lì.

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