Martedì 23 Aprile 2024

Giro d'Italia 2018, tappa 6: le pagelle di Angelo Costa

Chaves è da 10, a Yates 9 Giro d'Italia 2018, Bennett trionfa a Praia a Mare. L'ordine d'arrivo Giro d'Italia 2018, chi 'comanda' tra Yates e Chaves? Giro d'Italia 2018, tappa 7. Orari tv, percorso e favoriti Giro d'Italia 2018, Chaves vince sull'Etna, Yates in rosa nella sesta tappa Giro d'Italia 2018, Froome sereno. "Ecco perché ho perso quei secondi" Giro d'Italia 2018, il percorso e gli arrivi in salita (otto) Giro d'Italia 2018: le tappe e le altimetrie. I segreti del percorso

Chaves (lapresse)

Chaves (lapresse)

Santa Ninfa, 9 maggio 2018, 9 maggio 2018 - Le pagelle di Angelo Costa sulla sesta tappa del Giro d'Italia 2018.

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Giro d'Italia 2018, chi 'comanda' tra Yates e Chaves?

Giro d'Italia 2018, tappa 7. Orari tv, percorso e favoriti

10 a Chaves. Vince dopo esser stato in fuga tutto il giorno, vince dopo un anno in cui il suo proverbiale sorriso si era spento per la scomparsa di Diana Casas Jimenez, fisioterapista personale e della sua Fondazione. Il Giro sarà ancora lungo, ma dopo una settimana ha già la certezza di aver ritrovato un protagonista.

9 a Simon Yates. Semplicemente devastante quando decide di attaccare, non prende la tappa solo perché giustamente la lascia al compagno Chaves che è davanti. In un chilometro e mezzo rovescia la classifica, ma soprattutto lancia un messaggio: in questo Giro, il gemellino di Adam va marcato stretto.

8 a Dumoulin. Per come corre, per ciò che ottiene, è il vero vincitore di giornata. Dice di non sentirsi ancora al meglio, alla vigilia ha confidato di non aver studiato l’Etna: quando l’affronta, mette su la sua marcia sicura e autoritaria. La stessa che un anno fa gli ha consentito di diventare il primo olandese a entrare nell’albo d’oro rosa.

7 a Pinot. Di quelli che si sono presentati per vincere il Giro, con Dumoulin è quello che ha sbagliato meno di tutti. Tenta di prendere la scia di Yates, poi si amministra e centra un altro podio di tappa: quanto basta per mantenersi in una posizione di attesa in vista delle montagne a lui più adatte.

6 a Froome e Aru. Più che desiderosi di lanciare segnali, danno l’idea di volersi difendere. Mentre il britannico ‘frulla’ per mantenersi agganciato al trenino dei migliori, senza mai accennare ad attacchi, il sardo resta in retroguardia senza mai perdere la postazione. ‘Ogni giorno che passa prendo ritmo’, dice Aru: speriamo non gliene servano troppi.