Mercoledì 24 Aprile 2024

Battaglia Fisi-Kappa, la Federazione vuole Armani ma il Tribunale dice no

La Federazione non può chiudere l'accordo con Armani per il prossimo quadriennio, il Tribunale ha dato ragione a Kappa: decisione erronea, la risposta Fisi

Il presidente federale Flavio Roda

Il presidente federale Flavio Roda

Bologna, 22 luglio 2022 - E' in atto una battaglia legale tra la Fisi e Basic Italia, proprietaria del marchio Kappa che da undici anni veste gli azzurri degli sport invernali. L'inghippo sta nel fatto che la federazione ha in mano un accordo con Armani per il prossimo quadriennio olimpico ma Basic Italia è forte di una clausola di prelazione su cui il Tribunale di Milano le ha dato ragione.

Per ora niente Armani

Il contenzioso tra Fisi e Basic Italia riguarda il mancato rinnovo di contratto per fornitura e sponsorizzazione in vista del quadriennio olimpico verso Milano-Cortina 2026. La Fisi ha ricevuto una proposta da Armani per il quadriennio che porta alle Olimpiadi e lo ha inviato a Basic Italia che era in possesso di una prelazione. L'offerta di Armani sarebbe stata pareggiata da Basic Italia facendo valere il diritto di prelazione sul rinnovo di contratto, ma la Fisi ha deciso di andare avanti lo stesso sostenendo come le condizioni contrattuali non fossero esaustive per un nuovo accordo. Basic Italia ha allora deciso di citare per danni la Federazione e il Tribunale di Milano ha ribaltato la sentenza di rigetto della domanda cautelare del 20 maggio. In sostanza, Basic Italia sta imponendo alla Fisi di non chiudere l'accordo con Armani e secondo il Tribunale la clausola di prelazione è valevole per gli accordi. La Fisi ha risposto alla sentenza del Tribunale con una nota che riportiamo integralmente: "Facciamo riferimento al contenzioso instaurato da Basic Italia (Kappa) nei confronti della FISI per il mancato rinnovo del contratto di fornitura e sponsorizzazione - si legge nel comunicato - Come noto, nel corso del giudizio di merito è stato altresì proposto da Basic Italia un ricorso per un provvedimento di urgenza, che lo stesso giudice competente nel giudizio di merito ha rigettato dando piena ragione alla FISI. Proposto appello da Basic avverso la decisione sul provvedimento d’urgenza, il giudice di appello ha riformato la decisione per motivi che la Federazione considera manifestamente erronei ed illegittimi. Certa della correttezza del proprio operato, la Federazione, astenendosi da inutili proclami e pubblici commenti, procederà con l’utilizzo degli strumenti di legge e presso le sedi competenti per veder riaffermate le proprie ragioni, nel rispetto delle norme e delle procedure vigenti".

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