Finale pallavolo femminile, Italia-Serbia 2-3. Azzurre d'argento

L'ultimo atto dei Mondiali di volley alla Serbia. Ma il cuore delle azzurre è infinito. I complimenti di Mattarella

Italia-Serbia, Egonu all'attacco (Foto Afp)

Italia-Serbia, Egonu all'attacco (Foto Afp)

Roma, 20 ottobre 2018 - L'Italia sfiora l'impresa, ma i mondiali di volley 2018 vanno alla Serbia. A Yokohama finisce 3-2 per le campionesse d'Europa, al termine di una finale di pallavolo femminile combattuta e avvincente. Azzurre avanti nel primo set, le serbe dominano il secondo, poi le nostre si prendono il terzo. Ancora Boskovic e compagne nel quarto set, quindi il tie break. Per cuori forti. Andiamo avanti fino all'8-7, prima di subire il ritorno delle serbe che sono glaciali e perfette nei punti decisivi. Sotto 13-12, l'ultimo sussulto: Sylla ha la palla del pareggio, ma invece che giocarla prova a chiudere frettolosamente. Non ce la fa, le campionesse d'Europa tengono e si prendono il punto. Finisce quindi 15-12: qualcosa abbiamo sbagliato è vero, soprattutto nei momenti clou del match. Ma siamo d'argento vivo. Chirichella e compagne finiscono in lacrime, forse ancora non sanno di aver trascinato una nazione intera con le loro imprese. Le nostre ragazze meritano solo applausi. 

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L'Italia aveva raggiunto la finale del Mondiale di volley a 16 anni dall'ultima volta, dopo aver spezzato i sogni di gloria della Cina, battuta al tie break (18-25, 25-21, 16-25, 31-29, 15-17) al termine di una partita appassionante, giocata punto a punto e sul filo dell'equilibrio soprattutto nel quarto e quinto set, che ha tenuto incollati e con il fiato sospeso per due ore e mezza tifosi e appassionati.

MATTARELLA - L'eco dell'impresa azzurra arriva fino a Sergio Mattarella. "Le ragazze della nazionale italiana di volley donne sono state davvero brave - dice il presidente della Repubblica in una telefonata al numero uno del Coni, Giovanni Malagò -: complimenti a tutti, ora vi aspetto al più presto al Quirinale per abbracciarvi". Il capo dello stato aggiunge "di estendere le felicitazioni al presidente della federazione, al commissario tecnico e a tutto lo staff". 

Rivivi la diretta testuale del match

5° set

Finisce 15-12 per la Serbia che è campione del mondo

Sul 13-12 abbiamo la palla del pareggio, ma Sylla affretta i tempi e non chiude. Andiamo sotto 14-12

13-12 Primo tempo Chirichella

13-11 Ancora Boskovic, diagonale impressionante

12-10 Boskovic giù

10-8 per la Serbia, muro a Egonu

8-7 Avanti Italia, punto Egonu

7-5 Ancora Sylla, +2 sulla Serbia

4-4 Attacco di Sylla

2-1 Attacco Boskovic, primo punto per la Serbia

1-0 Primo punto azzurro

4° set

Alla Serbia il quarto set, si va al tie-break

22-19 Italia sotto, ma punto Sylla

20-17 Boskovic fa male

19-17 E' ancora punto Egonu

19-16 Sedicesimo punto per l'Italia 

18-14 Pallonetto Egonu e punto 

18-13 per la Serbia con Mihajlovic

17-13 Punto per l'Italia, che avanza ma è ancora indietro

16-11 Errore Egonu, la Serbia aumenta il vantaggio

13-10 La Serbia martella con Mihajlovic

11-9 Attacco Egonu

9-8 Ancora un punto per l'Italia, si risale

9-5 Colpo Bosetti

8-4 Muro azzurro

8-2 Ancora Boskovic

5-2 Ancora un errore Egonu

4-2 Attacco Bosetti

3-1 Ace per la Serbia

3° set

25-23 Vinto il terzo set!!

24-22 Muro Sylla

Time-out al 23-22 per l'Italia

22-22 Primo tempo spettacolare di Danesi

21-21 Muro Italia

21-19 Erroraccio al servizio di Chirichella

18-18 Ci becchiamo un muro

17-16 Ancora vantaggio Italia, ma Egonu sbaglia

16-14 Danesi sbaglia la battuta

15-13 E' Radic a trovare il 13° punto

Time-out

12-12 Radic punisce

12-11 Italia di nuovo avanti con Egonu

10-9 Super palla e colpo Bosetti

9-9 Ancora Boskovic

8-7 Punto supersonico di Egonu

5-4 Italia con Sylla

3-2 Egonu la manda fuori

1-0 Il primo punto è dell'Italia con Bosetti

2° set

25-14 Il secondo set va alla Serbia

Entra Carlotta Cambi

21-14 Lungolinea Bosetti

20-12 Ancora punto per Boskovic

18-11 per la Serbia, un altro time-out

Sylla fuori, entra Pietrini

Time-out tecnico

15-10 Rasic perfetta

13-10 L'Italia c'è ancora con Egonu

13-9 Grande Velkovic

12-9 L'Italia si riavvicina con Egonu che chiude uno scambio lungo

10-7 Invasione di Egonu e punto alla Serbia

8-7 Grande attacco di Lucia Bosetti

Time out

6-6 Egonu colpisce

5-5 Muro e punto per la Serbia

4-2 Servizo stratosferico anche per Egonu

2-1 Danesi, punto col servizio

1-0 Primo punto per la Serbia

1° set

25-21 Il primo set è per le azzurre!

24-20 - Se ne va il primo set point, e poi un altro

23-19 Punto di Sylla

Time out

22-17 Ancora stellare Egonu

21-16 Ventunesimo punto con Egonu

18-14 Egonu spiazza ancora il muro serbo

16-13 Ancora Boskovic

Secondo time-out tecnico

15-12 Punto per Boskovic

14-11 Perfetto attacco di Bosetti

13-10 Egonu all'attacco

12-9 Muro Bosetti

11-8 Ace per Sylla

9-8 la Serbia comincia a spingere con l'attacco

9-5 Punto per la Egonu

8-5 regaliamo un punto alla Serbia con un errore alla battuta

8-4 e primo time-out

7-3 - Sylla guadagna il settimo punto

1-0 Attacco di Lucia Bosetti

12.35 Si canta l'inno di Mameli

BRONZO ALLA CINA - La Cina intanto oggi ha conquistato la medaglia di bronzo. Le campionesse olimpiche (battute ieri in semifinale dall'Italia) nella finalina hanno battuto l'Olanda 3-0 (25-22, 25-19, 25-14) aggiudicandosi il terzo posto nella competizione iridata.

L'IMPRESA DELL'ITALIA CON LA CINA - di Doriano Rabotti

Se il cuore nostro e di tutti gli italiani ha retto ieri, potrà farlo anche oggi in finale. Perché l’esame superato è di quelli tosti per tutti, per chi in campo ha conquistato il match che vale un mondiale e per tutti quelli che l’hanno vista alla tv, qualcuno anche a scuola, come ai tempi di un certo Alberto Tomba, grazie a qualche professore compiacente.

L’Itavolley in rosa è un fenomeno mediatico, e comunque vada oggi alle 12.30 contro la Serbia (RaiDue), un risultato sportivo gigantesco l’ha già centrato. Le azzurre si metteranno al collo la seconda medaglia mondiale nella storia del nostro volley femminile. La prima e unica, finora, è l’oro che le azzurre di Marco Bonitta vinsero a Berlino sedici anni fa. Anche allora in semifinale l’avversaria si chiamava Cina, stavolta in finale al posto degli Stati Uniti ci sarà la Serbia.

Ovvero l’unica squadra che finora è riuscita a domare queste ragazze incredibili, anche se lo ha fatto in una partita inutile perché entrambe erano già qualificate per le semifinali, e nella quale il nostro ct Davide Mazzanti ha fatto riposare Myriam Sylla. Quindi diciamo che tecnicamente qualcosa di diverso c’è già in partenza, rispetto a quella sconfitta.

Il resto è una splendida tortura lunga oltre due ore, quella andata in scena ieri con le azzurre bravissime ad entrare nella partita con lo spirito giusto, probabilmente vittima di un errore clamoroso del primo arbitro nel momento cruciale del secondo set e magari anche di qualche timore di vincere nel finale del quarto, quando la Cina ha annullato i primi due matchpoint all’Italia e ha portato il duello strappacuore al tie-break. 

I venti minuti più lunghi del volley italiano, da sedici anni a questa parte: con la Egonu a completare una partita mostruosa, fatta di 45 punti messi a terra (record in un campionato del mondo) e di 88 palloni attaccati, perché soprattutto nel finale sembrava che la Malinov, rientrata dopo diversi punti in cui in regia era entrata la Cambi, non potesse fare altra scelta che innescare la regina nera d’Italia. Nonostante la Egonu fosse (comprensibilmente) stanca, ha saputo trovare dentro di sè la forza per mettere a terra anche quegli ultimi palloni, scardinando i cancelli del sogno e aprendo le cateratte delle lacrime delle compagne. Resta un ultimo passo. Le prossime lacrime meritano di diventare d’oro.  

Paola Egonu, chi è la pantera azzurra dei Mondiali - di Doriano Rabotti