Venerdì 19 Aprile 2024

Classic Brugge-De Panne 2023, vince Philipsen. Caos in casa Soudal Quick-Step

Festeggia il belga dell'Alpecin-Deceuninck, ma sulla graticola ci finisce il connazionale Lampaert, che scatta e taglia fuori dai giochi il proprio capitano Jakobsen

Jasper Philipsen (Ansa)

Jasper Philipsen (Ansa)

Roma, 22 marzo 2023 - In attesa dell'avvento nel calendario delle gare più attese, le Fiandre scaldano i motori e diventano teatro della Classic Brugge-De Panne 2023, vinta da uno straordinario Jasper Philipsen a spese di Olav Kooij, Yves Lampaert e Frederik Frison.

La cronaca

Prima ancora dei corridori e delle loro gesta, l'attenzione del pubblico si è focalizzata su un meteo tutt'altro che primaverile che ha finito per incidere pesantemente sulle vicende della corsa: pioggia e fortissime folate di vento hanno fatto da preludio a un'ultima parte di gara decisamente movimentata e ricca di colpi di scena. La prima scrematura del gruppo è arrivata grazie ai tanto temuti ventagli: basti pensare che a 50 km dal traguardo il drappello dei migliori contava appena 20 unità. La svolta è però arrivata a 18 km dalla fine, quando Lampaert ha sferrato l'attacco che ha formato il quartetto che si sarebbe poi giocato la vittoria. A tal riguardo permane più di qualche perplessità, soprattutto con il senno del poi, sulla strategia della Soudal Quick-Step, che con lo scatto perentorio del belga ha praticamente tagliato fuori Fabio Jakobsen, il capitano designato di giornata apparso peraltro in buone condizioni di forma. I 4 al comando guadagnano presto 30'' che si riveleranno poi incolmabili per gli inseguitori: per la gioia di Philipsen, lo sprinter più forte di questa prima parte di stagione, come già dimostrato nella Tirreno-Adriatico 2023, con 2 tappe messe in carniere.

Il processo a Lampaert

Da un belga vincente e fortunato a uno che, almeno stasera, può fregiarsi (si fa per dire) delle qualità opposte. La mossa quasi 'suicida' di Lampaert, avvenuta tra l'altro nell'ambito di una squadra, la Soudal Quick-Step, di solito impeccabile in tal senso, lascia piuttosto interdetti e perplessi. Se il diretto interessato, a fine gara, si dichiarerà soddisfatto del terzo posto (impossibile dargli torto), c'è da giurarci che l'umore del grande capo Patrick Lefevere, uno che per molto meno non le manda a dire, sia attualmente molto diverso. Per saperne di più basterà attendere qualche giorno, se non qualche ora, prima che l'ira del general manager più furente e meno diplomatico del mondo del ciclismo si abbatta sull'esperto Lampaert, che l'anno scorso visse uno dei picchi più alti della sua carriera: indossare la maglia gialla al Tour de France 2022 dopo aver vinto la prima tappa, la cronometro di Copenaghen, a spese di avversari ben più quotati. Un colpo a sorpresa che, ad oggi, interesserà poco a Lefevere, che a questo punto potrà perdonare il proprio corridore solo con un risultato di prestigio, personale o di squadra, con Tim Merlier in rampa di lancio in tal senso, nel resto della campagna nelle Fiandre: magari già alla Gand-Wevelgem 2023. In attesa di saperne di più sui corridori presenti al foglio firma, impossibile non annoverare proprio Philipsen nell'elenco dei maggiori favoriti: classe, potenza, velocità e fortuna sembrano gli elementi sufficienti per apporre un altro importanto sigillo nelle Fiandre.

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