Biathlon, Wierer e Vittozzi sul podio di coppa del mondo: il movimento italiano c’è

Non solo sci alpino, anche il biathlon continua a regalare gioie con Wierer e Vittozzi seconda e terza in classifica generale. E poi quattro medaglie mondiali

Dorothea Wierer

Dorothea Wierer

Bologna, 20 marzo 2023 - Se la stagione dello sci alpino ha regalato 31 podi totali, 26 di questi al femminile, record assoluto, anche il biathlon conferma la buona salute del movimento italiano. La coppa del mondo generale, con l’ultima tappa a Oslo, è stata vinta dalla francese Julia Simon, al maschile dominio di Johannes Tignes Boe, davanti alle due azzurre Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi. La francese si è imposta con un divario consistente ma non dominante, con 1093 punti contro i 911 di Wierer e i 882 di Vittozzi, a testimonianza, ancora una volta, della buona stagione del biathlon azzurro ad alti livelli che ha piazzato due atlete sul podio di coppa. Se a questi si aggiunge anche il giovane Tommaso Giacomel, che si sta inserendo ai vertici del comparto maschile, l’Italia può ancora guardare con speranza al futuro in ottica Milano-Cortina 2026.  

Quindici podi individuali di Coppa del mondo

Stagione di alto livello per l’Italia del biathlon, soprattutto al femminile dove due azzurre si sono prese il podio nella classifica generale di Coppa del mondo. Se Dorothea Wierer è sempre stata il faro della nazionale, in questa stagione c’è stato il grande rilancio al vertice di Lisa Vittozzi dopo un paio di brutte stagioni. Poco feeling al poligono, poco feeling con il materiale: la sappadina aveva smarrito la retta via dopo il promettente inizio di carriera. Invece, alcuni cambi nella fase di preparazione e una ritrovata solidità al poligono hanno riportato Vittozzi ai vertici mondiali della disciplina, con il punto più alto raggiunto dal comparto femminile con l’oro mondiale della staffetta con Samuela Comola e Hanna Auchentaller a dare manforte alle due capitane. In generale, in Coppa del mondo sono arrivati quattordici podi individuali al femminile a cui si aggiunge quello al maschile di Tommaso Giacomel.

Dorothea Wierer ha ottenuti sei piazzamenti sul podio con due vittorie, mentre Lisa Vittozzi è salita a otto con una vittoria e sommando anche le staffette e le staffette miste i podi salgono a undici per Wierer e a quattordici per Vittozzi. Non solo, perché Lisa ha vinto anche la coppa di specialità dell’individuale, che è la prova più difficile con quattro poligoni e un minuto di penalità ad ogni errore. E se al femminile le big si sono confermate, al maschile è Tommaso Giacomel a rappresentare il futuro. A 22 anni l’azzurro si sta inserendo nelle parti alte delle classifiche mondiali, in un circuito maschile dominato dal norvegese Johannes Tignes Boe. Ma è tutto il movimento ad essere al vertice, con l’Italia quinta nella classifica per nazioni e quinta nel medagliere ai mondiali, altra rassegna che ha riservato grandi gioie. Oltre all’oro nella staffetta femminile, è arrivato il bronzo di Lisa Vittozzi nell’individuale, l’argento nella staffetta mista con Vittozzi, Wierer, Bionaz e Giacomel e il bronzo nella staffetta singola mista composta da Lisa Vittozzi e Tommaso Giacomel. Si conferma dunque la salute del movimento biathlon italiano che dovrà ovviamente improntare un futuro ricambio generazionale quando Wierer si ritirerà, ma può già contare ora su prospetti interessanti e futuribili a cui servirà disegnare un percorso chiaro in ottica Milano-Cortina 2026. L’unica vera domanda, ora, è capire se Dorothea Wierer vorrà continuare la sua carriera per altri tre anni e in questo senso una decisione verrà presa in primavera. Il biathlon azzurro c'è. Leggi anche - Sci, i risultati dello sci alpino: record di podi al femminile