Atletica, Mei: "Felicissimo per gli Europei. Siamo tornati uno sport di punta"

Il bilancio del presidente Fidal sui campionati indoor andati in archivio domenica con il miglior risultato di sempre per una spedizione azzurra: "Stiamo investendo sugli atleti"

Stefano Mei

Stefano Mei

Roma, 7 marzo 2023 - "Sono felicissimo di come è andata la spedizione di Istanbul: questi risultati sono semplicemente la dimostrazione che la scelta politica intrapresa due anni fa, ovvero aumentare risorse per l’attività tecnica, ha pagato". E' raggiante il presidente della Fidal, Stefano Mei, dopo i campionati europei indoor andati in archivio domenica con il miglior risultato di sempre per l'Italia, con un bottino finale di due ori e quattro argenti, che ha regalato alla nostra spedizione il primo posto nella classifica per Nazioni. "La nostra filosofia è investire sui ragazzi, il nostro ‘core business’, e farlo in maniera ulteriore (+3 milioni nel 2022) rispetto a quanto previsto dalla preparazione olimpica. Se investi una cifra mai investita prima, il ritorno c’è - sottolinea Mei - Abbiamo messo gli atleti nelle condizioni di esprimersi al meglio delle loro potenzialità. E nell’immaginario collettivo siamo tornati a essere uno sport di punta, che traina il movimento italiano ed è la base di qualsiasi disciplina". 

Finalisti e medagliati

Non a caso, all'Atakoy Arena di Istanbul sono andati in finale ben 20 nostri portacolori. "Da presidente federale è proprio questa la cosa che mi dà più orgoglio. Averne 20 tra i primi otto classificati, e vincere la classifica a punti, vuol dire che il concetto di squadra ha prevalso. Questo Europeo - continua Mei - ci fa capire quali siano le situazioni su cui dobbiamo intervenire di più. E anche gli atleti che non hanno reso come desideravano hanno avuto modo di fare esperienza, in un contesto meno ‘shock’ dei Mondiali. Jacobs? Marcell si è comportato da vero capitano e ha saputo cogliere, anche nella sconfitta, il fatto che un altro azzurro abbia saputo ispirarsi a lui. E su Ceccarelli, che dire: è il simbolo di questa nuova era, di questa nuova generazione di talenti azzurri. Finalmente, come negli anni ’80, in tanti sgomitano per emulare i campioni di turno". Sulle altre medaglie italiane, il numero uno della Fidal aggiunge: "Weir si è ripreso con gli interessi quello che la sorte gli aveva negato lo scorso anno, Larissa aveva un viso da guerriera che non ho mai visto: è diventata ‘donna’, domenica è iniziata la sua carriera da adulta. La 4x400? Se è vero che la staffetta del miglio restituisce lo stato di salute di un movimento, direi che usciamo a pieni voti. Derkach dopo tanti anni non è più una promessa, dispiace per il quarto posto di Cestonaro che avrebbe meritato il podio. E anche i quarti posti di Simonelli e Battocletti fanno solamente bene".

Traguardi futuri

Insomma, c'è massimo ottimismo verso i Mondiali di Budapest, e in prospettiva verso Roma 2024, anche se la destinazione principale delle Olimpiadi di Parigi. Ma prima, in giugno, c’è pure da mettere un altro tassello che sarebbe storico, la vittoria agli Europei a squadre di Chorzow, la vecchia Coppa Europa: "Non è mai successo, e l’ultima volta l’abbiamo sfiorata. Dopo questa dimostrazione di forza siamo tra i favoriti e sarebbe un sogno. Non ci dobbiamo tirare indietro".

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