Atletica, fine dell’incubo per Palmisano: "Ora punto al Mondiale"

La campionessa olimpica della 20 chilometri ha saltato tutta la stagione scorsa per infortunio: l’operazione a Bologna ha portato alla guarigione e il 30 aprile tornerà in gara

Antonella Palmisano

Antonella Palmisano

Bologna, 24 marzo 2023 - Potrebbe essere finito l’incubo di Antonella Palmisano. La campionessa olimpica di Tokyo ha vissuto un 2022 orribile a causa di un infortunio che le ha impedito di prendere parte sia agli Europei che ai Mondiali. E dopo mesi di diagnosi sbagliate, Palmisano ha trovato nell’equipe del Rizzoli di Bologna la giusta scelta per poter tornare in gara in ottica Mondiali 2023 a Budapest e, soprattutto, Olimpiadi 2024 a Parigi. Tra circa un mese la Palmisano tornerà a gareggiare dopo tanti mesi e testerà le sue condizioni in vista della stagione estiva. Non sarà una gara sulla sua distanza, la 20 chilometri, ma su una lunghezza ridotta di 10mila metri in quel di Madrid. Sarà la prima occasione per saggiarsi e riscoprire le sensazioni in corsa, magari studiando qualche rivale accreditata. Il tutto è finalizzato ad una preparazione per gradi per arrivare pronta ad agosto per i mondiali, possibilmente senza intoppi fisici.  

Palmisano: “Punto ai mondiali, poi a Parigi 2024”

Un vero e proprio calvario quello di Antonella Palmisano. L’inizio del suo problema risale addirittura all’anno olimpico, febbraio 2021, ma nonostante questo è riuscita a preparare Tokyo con grande successo, vincendo un oro storico e prezioso, in una rassegna che ha visto trionfare, tra i maschi, il connazionale e amico Massimo Stano. Ma dopo la medaglia sono iniziati i problemi veri. Tra dolori vari e incapacità di muovere la gamba sinistra come avrebbe voluto, Palmisano ha cominciato a girare specialisti su specialisti con l’intento di risolvere il problema ma tra diagnosi errate e cure non utili alla causa l’infortunio si è protratto oltremodo, impedendole di prendere parte ad Europei e Mondiali 2022. Solo gli specialisti del Rizzoli di Bologna, una eccellenza mondiale, hanno scoperto l’entità dell’infortunio, rimuovendo, tramite intervento chirurgico un setto fibroso inglobante il nervo sciatico nello spazio gluteo profondo dell’anca sinistra. Trovato il problema, Antonella Palmisano ha potuto programmare il suo ritorno e il 30 aprile tornerà per la prima volta in gara in Spagna a Madrid su una dieci chilometri.

La campionessa olimpica ha optato per un ritorno per gradi, saltando i campionati italiani: “Non sono ancora pronta per una venti chilometri - le sue parole a Sport2U - Dopo l’operazione ci siamo detti di andare per gradi e cominciare con un 10mila metri ci sembra la soluzione migliore. Abbiamo deciso di riprendere dall’estero per assaporare le competizioni internazionali e per studiare le avversarie”. Più di un anno di problemi per Palmisano, ma fortunatamente a Bologna ha trovato il consulto giusto per guarire e tornare a fare quello che più le piace. Marciare. “Se ci fosse andata prima avrei risolto il problema in minor tempo” il suo rammarico, ma adesso serve non pensarci più e tornare in vista dei Mondiali di agosto a Budapest. “Il 2022 è stato l’anno più brutto, perché dopo la vittoria di Tokyo non avevo voglia di prepararmi al meglio e ho pensato fosse dovuto all’oro vinto quando in realtà non riuscivo a tenere sotto controllo il mio infortunio”. E guardare gli altri gareggiare è stato duro, durissimo, ma ancor di più non potersi allenare al meglio a causa del problema al nervo sciatico: "Le abbiamo provate tutte, anche cambiando postura, ma non ce l’ho fatta nemmeno per gli Europei. Vedendomi marciare si capiva il trascinamento della gamba che compensavo con l’altra. E l’unico modo per farlo passare era correre ma nella marcia non si può”. Dopo un lungo stop, l’obiettivo è riprendere gradualmente confidenza con la gara e, col tempo, trovare sempre maggiore condizione fisica. Il primo test sarà il 30 aprile a Madrid quando Antonella Palmisano potrà finalmente gareggiare da campionessa olimpica in carica: “E’ da un anno che sono carica - la sua ammissione - Sogno da tempo di gareggiare con il titolo di campionessa olimpica e sicuramente a Madrid sarà una emozione”. E il risultato non conterà tanto, il primo step è ritrovare le vecchie sensazioni e poi si guarderà al cronometro e al piazzamento: "Sulla condizione al momento non sappiamo il livello, il mio allenatore giustamente mi tiene a freno e da poco ho finito la preparazione invernale”.

Solo dai primi giorni di aprile Palmisano alzerà i ritmi dei suoi allenamenti per poi capire a Madrid a che livello sarà. Serve arrivare la massimo della forma ad agosto: “I veri ritmi li inizierò ad avere da lunedì, da lì capirò davvero come sto e come mi sento”, la carica di Palmisano che ha ora due grandi obiettivi nei prossimi due anni. Prima il Mondiale di Budapest ad agosto, poi l’Olimpiade di Parigi 2024. L’azzurra non gareggia tanto per partecipare ma sempre per vincere ed è questo che muove la sua voglia di allenarsi e di sacrificarsi in una disciplina dura e complicata: “Al mio allenatore ho parlato chiaro: mi alleno per vincere - la grinta della campionessa olimpica - Guardando ai risultati dell’anno scorso mi viene da pensare che avrei potuto fare belle cose, ma ora devo guardare avanti e se mi sono operata lo scopo è vincere una seconda Olimpiade”. Prima però c’è un altro grande appuntamento, ovvero i Mondiali fissati dal 19 al 27 agosto in quel di Budapest in Ungheria. Palmisano non può che puntare al bersaglio grosso: “L’obiettivo è portare a casa il risultato più importante, ora sono prudente ma una volta là non voglio esserlo. C’è tempo per prepararsi bene e io non mi accontento mai di partecipare”. Nell’ultima edizione, quella di Eugene dell'anno scorso, l’Italia ha ottenuto due medaglie con Massimo Stano, oro nella 35 chilometri, e con Elena Vallortigara, bronzo nel salto in alto. Per il 2023 si spera ovviamente di riavere Marcell Jacobs al massimo della forma, e con esso la staffetta 4x100, ma anche una Antonella Palmisano capace di nuovi allori, per confermare l’atletica italiana ai vertici dopo la grande Olimpiade di Tokyo. Senza dimenticare le nuove leve Samuele Ceccarelli, oro agli Europei indoor sui 60 metri, e Larissa Iapichino, figlia di quella Fiona May che tanti successi ha dato alla nazionale azzurra.

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