Martedì 23 Aprile 2024

Alonso, ritorno al futuro in Renault La sfida più difficile arriva a 40 anni

Accordo trovato per almeno due stagioni dal 2021. E così si chiude un’altra porta per Vettel nel dopo Ferrari. .

di Leo Turrini

A volte ritornano, come nel libro di Stephen King. Lontano dalla Formula Uno dal novembre 2018, ultima gara con la McLaren, dal 2021 Fernando Alonso sarà al volante della Renault. Per almeno due stagioni. Lo spagnolo sostituirà Daniel Ricciardo, che ha già firmato per la McLaren. E farà coppia con Ocon.

La storia. Per l’asturiano, classe 1981, questo è un tuffo nel passato. Correva l’anno 2003 quando Alonso era il giovane leader della Renault, che lo aveva fatto crescere in Minardi. In quel 2003, Fernando vinse il primo Gp della carriera in Ungheria e poi con la scuderia francese, governata dal suo amichetto Flavio Briatore, conquistò due mondiali, nel 2005 e nel 2006.

Il buio. Dopo, lo spagnolo era convinto di essere l’unico erede di Schumi. Ma sbucò Hamilton, che ridusse la permanenza del due volte iridato in McLaren ad appena una stagione. Ferito nell’orgoglio, nel 2008 Alonso chiese aiuto a Briatore, che lo parcheggiò di nuovo in Renault.

Il flop. Il tutto in attesa dello sbarco agognato in Ferrari, al posto di Raikkonen. Avendo contribuito a smascherare gli intrighi della McLaren ai danni del Cavallino all’epoca della spy story, Fernando, che pure in quella brutta vicenda era coinvolto, godeva del gradimento di Montezemolo e dei vertici Fiat.

Il matrimonio durò cinque anni, dal 2010 al 2014 compreso. Poche gioie, molti rimpianti. Due mondiali persi in extremis, troppe polemiche e una certezza.

Schumi era decisamente un’altra cosa.

L’addio. Ancora. Per quattro anni Alonso si è perso nella palude della McLaren motorizzata Honda. Non era colpa sua, la power unit giapponese non funzionava. Ma di nuovo sono emersi i limiti caratteriali del personaggio. Che ha spinto la Honda verso la Red Bull e Verstappen ogni tanto qualche gara la vince pure...

Il re. Senza Formula Uno, Alonso ha comunque confermato il suo talento al volante, imponendosi nella 24 Ore di Le Mans e di Daytona. Quest’anno farà un altro tentativo alla 500 Miglia di Indianapolis.

L’uomo è nato per correre e nessuno ha mai discusso le sue enormi qualità di guida. Ma si è buttato via tra personalismi e capricci. Ha vinto l’ultimo mondiale quando ancora Leclerc e Verstappen andavano alle elementari: tornerà a sfidarli a 40 anni suonati, ancora con la Renault, dopo che Mercedes, Red Bull e Ferrari hanno rifiutato la sua candidatura.

Auguri (e tra parentesi: Fernando in Renault significa che per Vettel l’anno sabbatico è sempre più probabile...).