Giovedì 25 Aprile 2024

All’Inter il derby d’estate: c’è Calhanoglu

Colpo di scena: il turco lascia il Milan e firma per i nerazzurri, contratto fino al 2024 per 5 milioni netti a stagione più bonus

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di Giulio Mola

Niente Qatar. Alla fine Hakan Calhanoglu ha deciso di restare in Italia. Anzi, di non spostarsi da Milano. Solo che vestirà una maglia con colori diversi, visto che ha scelto quelli nerazzurri dell’Inter. Alto tradimento? Derby di mercato perso dal Milan? O semplicemente questioni di portafoglio, visto che rispetto ai 4 milioni offerti da Elliott (2,5 quelli percepiti attualmente), i campioni d’Italia hanno messo sul piatto un triennale da 5 milioni a stagione più bonus, per un totale di circa 36 milioni lordi? Forse un po’ di tutto questo.

La certezza è che dopo un corteggiamento durato un paio di mesi (già dopo la vittoria dello scudetto il turco era uno dei nomi sulla lista di Marotta e Ausilio per un mercato low cost) Calhanoglu è il primo rinforzo dellanuova Inter. Certo, se fosse rimasto Antonio Conte uno come Hakan avrebbe avuto difficoltà a inserirsi nei meccanismi dell’allenatore salentino. Con Simone Inzaghi è più semplice, visto che il tecnico piacentino è appassionato di giocatori verticali, in grado con un tocco di trasformare il giro palla della squadra in occasioni da gol. Nella sua Lazio, era il ruolo di Luis Alberto. Quanto accaduto dieci giorni fa a Christian Eriksen (nessuno può ancora dire se e quando il danese tornerà in campo dopo i problemi cardiaci e la necessità di impiantare un defibrillatore) ha solo accelerato una trattativa già ben avviata con il calciatore e il suo agente Gordon Stipic. "Ho raggiunto l’accordo con l’Inter. Sto per andare a Milano dove firmerò il contratto e sosterrò le visite mediche", ha confermato ieri Calhanoglu alla tv turca. Essendo il “suo” 10 già sulle spalle di Lautaro, potrebbe prendere la maglia numero 11 o la 21.

Al Milan aveva detto che di futuro si sarebbe parlato dopo l’Europeo, chiusosi rapidamente per la Turchia. Così il trequartista non ha voluto perdere altro tempo, e a pochi giorni dalla scadenza del contratto ha ufficializzato il divorzio dai rossoneri e oggi tornerà in città per cominciare la nuova avventura.

Quattro anni in chiaroscuro quelli con il Milan: 135 partite, 22 gol realizzati (il record sono le 9 reti nel 2019-2020) e 35 assist serviti. Tenendo conto anche di Coppa Italia ed Europa League, le reti del turco sono state 32 con 49 passaggi decisivi per gol segnati da compagni. A proposito di numeri: quelli rilevati da un’indagine di Opta, dicono che nella stagione 2020-2021 Calhanoglu è il giocatore che ha creato più chance per i colleghi (98) nei 5 top campionati europei. In realtà il miglior Hakan nessuno lo ha ancora visto in Italia. Ha colpi solo potenziali del fuoriclasse, ma non il carisma. Mette a disposizione della squadra corsa, spirito di sacrificio e piedi educati, come ogni trequartista moderno. Però non riesce a incidere e a decidere, gli Europei ne sono la conferma. Certo, dovesse riprendersi sarebbe un gran colpo per l’Inter e per i suoi tifosi. Gli stessi che nell’estate del 2017, commentando l’arrivo del turco sulla sponda rossonera del Naviglio ironizzavano con battute della serie "ma chi sta prendendo il Milan, Chapanoglu?". Chissà come la pensano ora i supporter nerazzurri su un calciatore nei confronti del quale mai hanno avuto parole di stima..

Riguardo il Milan, invece, se da una parte ancora una volta non si è piegato ai ricatti dei calciatori e dei procuratori mantenendo coerentemente la sua linea sul contenimento degli ingaggi proprio mentre altre società spingono per la corsa al rialzo degli stipendi, dall’altra si deve prendere atto che vedere Calhanoglu finire all’Inter (gratis) dopo aver perso Gigio Donnarumma nello stesso modo è parecchio doloroso per i tifosi. Ecco perché non può essere ulteriormente rinviato il rinnovo di Frank Kessie (scadenza giugno 2022), già corteggiato da Psg, Real Madrid e altri club d’Europa. Maldini e Massara lo sanno benissimo.