Alessia Orro vittima di stalking: "Fiera di me stessa, non ho perso la testa"

La pallavolista: "Ora sono serena, non era facile superare certi brutti momenti. E i risultati arrivano"

Alessia Orro

Alessia Orro

Alessia Orro non si è mai nascosta dietro la rete da volley, con coraggio, sempre con gentilezza e con il sorriso, suoi tratti distintivi, ha denunciato quando andava fatto. Non un sopruso in campo, ma stalking. La vicenda, per fortuna, si è ormai conclusa e ora c’è spazio solo per la pallavolo con la maglia della Vero Volley Monza e della Nazionale.

Un anno fa l’Olimpiade: l’eliminazione, tante critiche, poi campionesse d’Europa e vittoria della VNL. Qual è stato il punto di svolta?

"Domanda difficile, non so quando ci sia stato. Dopo Tokyo abbiamo messo una marcia in più per l’Europeo, è stato un modo per riscattarci. Ci sono state tante critiche, ma ci hanno dato la spinta. La vittoria dell’Europeo ha aiutato a capire che siamo una squadra forte e ci ha dato più sicurezza che ci siamo portate dietro alla VNL".

Ora il Mondiale, partite da favorite…

"Sì, sappiamo che ci saranno tante aspettative su di noi perché abbiamo fatto due buoni risultati. Questo non ci impaurisce, ci dà ancora di più voglia di dimostrare quanto siamo forti e quanto ci meritiamo quel podio che quattro anni fa è mancato".

Miglior palleggiatrice nella VNL, in Nazionale è la titolare: quanto è cresciuta e in cosa?

"Sono cresciuta tanto, a livello di gioco e mentalmente. Mi sento fortunata, ho lavorato per arrivare a questo, ma so che non è finita, la strada è molto lunga. Sono felice per me, per i miei sforzi, per le mille cose che mi sono capitate. Il miglioramento è stato soprattutto a livello mentale, sapere cosa fare, gestire tutto...Tecnicamente, invece, cresci partita dopo partita".

Ce lo si dimentica, ma dietro le schiacciate di Egonu ci sono le sue alzate..

"Eh (ride, ndr) è un po’ il lavoro sporco come quello del libero. Però sono felice, sono cresciuta con Paola, sono contentissima della giocatrice che è diventata e che può ancora diventare avendo solo 23 anni. Lavoro dietro le quinte, l’importante è che la squadra vinca, poi apparire o meno non conta".

Conclusa l’estate della Nazionale c’è Monza: obiettivi?

"Intanto sono felicissima di aver rinnovato con Monza, è una società seria e competente. L’anno scorso siamo andate molto vicino allo scudetto e ora gli obiettivi crescono. Vediamo cosa possiamo fare".

Dopo Tokyo si è parlato tanto dei social, come li utilizza?

"I social li usiamo sempre, in campionato e in Nazionale e si vince comunque. I social non fanno una giocatrice: li uso principalmente per svagarmi, mantenere i contatti con gli altri che non vedo spesso, è un modo per rimanere informati. È anche un secondo lavoro, ci sono sponsor che ti affiancano e che così ti danno da vivere. Le persone in questo modo ci conoscono, capiscono che vita facciamo e grazie ai social cresce l’interesse".

È molto legata alla sua famiglia e a nonno Peppino, che cosa ha preso da lui?

"La testardaggine. Non ha mai mollato davanti a nessuna difficoltà e mi ci ritrovo. Con la mia famiglia ho un rapporto fantastico, sono molta legata a loro, cerco di farli sentire importanti. Mi piace condividere le cose con mia madre, con la mia famiglia in generale. Noi sardi siamo molto legati al nucleo familiare".

È sempre molto sorridente, è un modo per mascherare qualcosa?

"No, mi reputo una persona positiva, il sorriso non è una maschera per nascondere altro. Sono così da sempre. Mi piace trasmettere energia positiva. Sono molto espressiva, se qualcosa non va si percepisce subito".

Si è messa alle spalle un periodo complesso, è più tranquilla?

"Sì, sono molto contenta perché mentalmente è stato veramente un brutto periodo e sono felice che sia passato, che mi sia ripresa del tutto e sia di nuovo serena e tranquilla. I risultati stanno anche arrivando a livello sportivo e non potrei essere più fiera di me stessa che sono riuscita a superare quel momento senza perdere la testa".

Ha realizzato i sogni che aveva da bambina?

"Sì, i miei sogni da bambina sono realizzati. Certo non avrei mai potuto immaginare di poter raggiungere questi livelli. Ci sono ancora tanti trofei che vorrei mettere in bacheca ma sono molto scaramantica non mi sbilancio! A livello personale voglio essere felice".