Alba da brividi, l’Australia decide il Mondiale

Domattina alle 5 il via: sul circuito che ha laureato due volte Vale iridato e che ha ospitato alcuni dei duelli più indimenticabili della storia

Marco Galvani

Phillip Island, terra di gabbiani e canguri (anche in pista). Di record ed epici duelli. A 140 chilometri da Melbourne, sul nastro d’asfalto più vicino al Polo Sud dell’intero campionato, il circuito di casa di Jack Miller ha, però, un suo campione assoluto nella classe regina. E un numero leggendario: il 27. Quello di Casey Stoner. L’australiano – ultimo campione del mondo Ducati nel 2007 – sulla pista di Vertnor ha vinto 6 volte, 4 con la Ducati e 2 con la Honda. Dopo di lui solo Marc Marquez (3) che, però, detiene il record di velocità: 1’28.108. L’ultimo successo dello spagnolo della Honda nell’ultima edizione del Gp autraliano, nel 2019, prima dell’isolamento causa Covid. Allora fu un duro corpo a corpo con Maverick Vinales (allora in Yamaha) fino a tre curve dalla bandiera a scacchi. L’ultimo di una serie di duelli che hanno scritto non soltanto la storia del circuito, ma anche del motomondiale. A cominciare dall’anno 2009 e dalla spettacolare sfida tra Valentino Rossi e Stoner. Il Dottore arriva secondo ma si avvicina al nono titolo. Lui che di Mondiali, a Phillip Island, ne ha festeggiati due: nel 2001 batte Max Biaggi per soli 13 millesimi, vince la gara e si aggiudica per la prima volta il titolo della classe 500, festeggiato da Randy Mamola con una torta in faccia. Poi si corre dritti al 2004, quando Vale proprio in Australia riporta il titolo alla Yamaha dopo un digiuno di 12 anni. Una gara ad alta tensione. Tra Rossi e un Sete Gibernau concentrato a mantenere in vita le sue speranze iridate. In pista i due si distaccano di 10’’ dai rivali ed è il Dottore ad avere la meglio tagliando il traguardo con 97 millesimi di vantaggio. E con l’esclamazione "Che spettacolo!" impressa a caratteri cubali sulla t-shirt bianca elevata a tormentone da tramandare. Alta tensione anche nel 2015, quando la gara non è un semplice gp, ma una prova di forza per ribadire la supremazia in campionato: la spunta Marquez davanti alla coppia Yamaha Rossi-Lorenzo e alla Ducati di Andrea Iannone. Oggi, invece, la storia ha preso un’altra piega. Marquez deve ritrovare lo smalto e la sfida per il titolo ormai è tra Fabio Quartararo (Yamaha), Pecco Bagnaia (Ducati) e Aleix Espargarò (Aprilia), racchiusi in 20 punti a tre Gp dalla bandiera a scacchi sul Mondiale.