Martedì 23 Aprile 2024

Agnelli non molla il progetto Superlega

Il presidente: "Tutti si lamentano di questo calcio, ma ogni riforma è accantonata. Ora la Corte di Giustizia". Bianconeri oggi a Verona

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"Per la Juventus la pandemia Covid "è stata la tempesta perfetta" che ha fatto perdere alla società 320 milioni, un rosso spalmato su tre bilanci, 209,9 milioni nell’ultimo esercizio, approvato ieri dall’assemblea degli azionisti. "Eravamo appena usciti da un ciclo di investimenti da quasi mezzo miliardo di euro", ha ricordato il presidente Andrea Agnelli, sul palco della presidenza allestito all’aperto, sul prato dell’Allianz Stadium. Dove ha ribadito la "validità" del progetto della Superlega europea "per cambiare un sistema di impalcature obsolete su cui si regge il sistema calcio". In attesa del giudizio della Corte di Giustizia europea ("ci vorranno 15-18 mesi"), Agnelli rilancia sulla strada di "un dialogo costruttivo" per arrivare a "una soluzione che sia nell’interesse di tutti". Con la soddisfazione di "un’assemblea di nuovo in presenza" e la convinzione che, passata la buriana, la Juventus dal 20222023 potrà cominciare a rimettere a posto i suoi conti, il numero 1 bianconero ha ribadito che il "piano di investimenti proposto nel 2019 era, e resta, credibile", ora con l’indispensabile aiuto dell’aumento di capitale da 400 milioni di euro, approvato dall’assemblea. Il secondo in tre anni: nel 2019 gli azionisti avevano detto sì a un aumento di 300 milioni. "Se guardiamo al 20222023 depurato dagli effetti della pandemia - ha detto Agnelli - il nostro è un fatturato sano, che si attesta a 450 milioni di euro, un valore sufficiente per ambire a competere a livello internazionale. Si tratta poi di fare le scelte migliori per competere e vincere, perché alla Juventus conta vincere". L’unica cosa che conta, come diceva Giampiero Boniperti, uno degli uomini simbolo della storia bianconera, morto lo scorso giugno a 93 anni e ricordato ieri con un minuto di silenzio all’inizio dell’assemblea. "Cercare di vincere ogni competizione resta il dogma della Juventus", ha ricordato Agnelli. Quest’anno in campionato potrebbe essere difficile, con l’handicap attuale di 13 punti da Milan e Napoli. "Ma sono passate appena 10 giornate e possiamo tranquillamente recuperare", ma assicurato Pavel Nedved, chiamato in causa da un azionista che gli ricordato alcuni episodi in cui ha perso le staffe. Un attacco al quale il vicepresidente bianconero ha voluto ribattere in chiusura di assemblea: "È il mio carattere, non cambierò e continuerò a fare il mio lavoro con il massimo impegno. In sua difesa è intervenuto lo stesso Agnelli: "È un privilegio avere in società una persona come Pavel". Il rinnovato cda a 10, dopo l’assemblea, ha confermato Agnelli presidente e Nedved vicepresidente: Maurizio Arrivabene è stato nominato amministratore delegato.

Oggi intanto la Juve cerca di cancellare a Verona (ore 18) la delusione del mercoledì con il Sassuolo. Mancheranno Chiesa e Ramsey, infortunati. Queste le formazioni.

Verona (3-4-2-1): 96 Montipò, 27 Dawidowicz, 21 Gunter, 17 Ceccherini, 5 Faraoni, 61 Tameze, 4 Veloso, 8 Lazovic, 7 Barak, 10 Caprari, 99 Simeone (1 Pandur, 22 Berardi, 23 Magnani, 31 Sutalo, 17 Dawidowicz, 20 Ruegg, 17 Ceccherini, 24 Bessa, 78 Hongla, 9 Kalinic, 18 Cancellieri, 11 Lasagna). All.: Tudor.

Juventus (4-4-2): 1 Szczesny; 6 Danilo, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 12 Alex Sandro; 11 Cuadrado, 5 Arthur, 30 Bentancur, 25 Rabiot; 10 Dybala, 9 Morata (36 Perin, 23 Pinsoglio, 4 De Ligt, 14 McKennie, 17 Pellegrini, 20 Bernardeschi, 21 Kaio Jorge, 24 Rugani, 27 Locatelli, 44 Kulusevski). All.: Allegri.

Arbitro: Marinelli di Tivoli