Giovedì 25 Aprile 2024

Adiòs Spagna: non segna neanche ai rigori

Clamorosa eliminazione per mano del Marocco, il tiki-taka delle furie rosse non crea pericoli. E i magrebini arrivano ai quarti

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di Leo Turrini

Adios, Espana. La storia sono loro. Intendo i calciatori marocchini, che hanno compiuto una impresa straordinaria buttando fuori dal mondiale una Spagna troppo presuntuoso. Per la prima volta, una nazione del Nordafrica accede ai quarti di finale. E potrebbe persino non essere finita qui, perché Hakimi e compagni possiedono una organizzazione di gioco invidiabile. Cioè sanno difendere come amava fare l’Italia di una volta, quella che vinceva i Mondiali, altro che qualificarsi. Aggiungo che il fiorentino Amrabat è un gigante, un modello di stoicismo, mentre per il portiere Yassine Bounou è già pronta l’edificazione di un monumento nel centro di Rabat. Ai rigori sembrava un eroe del deserto: ha ipnotizzato gli avversari con movenze fantastiche.

Poi, certo, dopo un primo tempo equilibrato è stata sempre la Spagna a fare la partita. Ma proprio qui casca l’asino.

Domanda: si possono fare più di mille passaggi con il pallone e non tirare una volta in porta? Molti anni fa, il mio allenatore all’oratorio sarebbe diventato matto. Non avrebbe avuto torto: chi mai poteva immaginare che un giorno Pep Guardiola si sarebbe inventato il tiki-taka, trasformando il possesso palla in una sorta di diabolica ossessione?

Ora, anche Luis Enrique avrebbe fatto saltare i nervi al maestro di parrocchia. Il ct spagnolo è un seguace della filosofia del mister del Manchester City. E si vede. Ma un conto è fare il tiki taka a Barcellona con Messi e Iniesta, altra cosa replicarlo in nazionale con Olmo e Sarabia…

Tale è la desuetudine delle Furie Rosse con quella curiosa virtù che chiameremo, ancora, il tiro in porta, beh, beh, che poi dal dischetto nessuno degli spagnoli è riuscito a fare goal.

È una sorpresa, la cacciata dalla Spagna dal Mondiale? Fino ad un certo punto, e non solo perché nessuna altra nazionale è uscita ai rigori dai mondiali più volte degli iberici, che con quella di ieri sono a quattro eliminazioni..

Il Marocco, cui ieri sono arrivate le felicitazioni del Re, aveva dominato un girone che comprendeva la Croazia vice iridata e il Belgio, tra i favoriti della vigilia.

E il calcio ha, ancora e sempre, una sua logica. Se non tiri in porta, perdi. Alla fine, è pure comprensibile…