Giovedì 18 Aprile 2024

Acerbi, ecco l’audio: "No, perché ha ripreso?"

Diffuse le conversazioni tra l’arbitro e il Var per la rete convalidata ingiustamente in Spezia-Lazio

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di Angelo Giorgetti

Una mattinata a Coverciano per accorciare le distanze con gli arbitri e, già che c’eravamo, anche per ascoltare gli audio inediti degli intrecci vocali con la sala Var, con il pasticcio di Spezia-Lazio sul podio degli infortuni: decibel di solito alti – e scambi di parole non sempre comprensibili – fra i direttori di gara e i loro colleghi nella sacra stanza dei monitor. Molta tecnologia, parecchia frenesia, ma anche tanti errori evitati o rimediati. I benefici della Var sono sotto gli occhi di tutti (sugli episodi esaminati, è stato ridotto dell’86 per cento il margine di errore) e il designatore Gianluca Rocchi, nell’ambito dell’operazione-trasparenza avviata dall’Aia, ha chiarito il suo punto di vista a proposito della tecnologia introdotta nel calcio: "Sarebbe folle rinunciarci. Aggiungo anche un’altra considerazione: magari ai nostri tempi avessimo avuto la Var".

Fra i 27 episodi "incriminati" ce n’è uno in particolare che alla fine Rocchi ha commentato allargando le braccia: "Beh, avete ascoltato. Ho dovuto punire tutti i protagonisti, perché quello che è successo è inaccettabile. Lo definirei un black out comunicativo".

In effetti quello che accadde in Spezia-Lazio (vittoria biancoceleste con gol di Acerbi in fuorigioco al 90’) viene raccontato dallo scambio di vedute che origina un gigantesco equivoco: "Oh, santo Dio, perché ha ripreso? No, no!". Rocchi fermò per punizione Pairetto (arbitro), Nasca (al Var) e gli assistenti (Perrotti e Affatato) e l’Avar (Valeriani) più il tecnico. È questa una delle frasi dell’audio concitato fra la Sala Var e l’arbitro Pairetto dopo la convalida del gol di Acerbi (poi risultato in fuorigioco) nel finale di Spezia-Lazio, uno degli episodi arbitrali più discussi del campionato. Durante l’audio fra campo e Var fatto sentire ai media – ma l’impegno in futuro è quello di rendere pubblici tutti i dialoghi – , si fa riferimento alle posizioni di Nikolaou e Acerbi ("Occhio occhio, lì è buono"), poi si ammette di non vedere bene l’azione e si invita a tornare indietro con le immagini: "Questo è buono, ma là dobbiamo mettere la linea, aspetta. Dammi il recupero".

Breve pausa e si avverte un "Ok" in sottofondo fra le componenti di Var e Avar non diretto a Pairetto che però a quel punto convalida la rete e fa riprendere la partita anche se nella sala Var si sente ancora "La linea del 43, guarda quella" e poi l’esclamazione sorpresa: "Oh santo Dio, perché ha ripreso? No, no". Tra i 27 episodi finiti sotto la lente di ingrandimento ci sono anche quelli riguardanti Sampdoria-Genoa (il rigore finale per i rossoblù), Venezia-Bologna (il rigore concesso ai padroni di casa), Torino-Inter (il mancato rigore a Belotti), Milan-Spezia (il gol annullato Messias), Genoa-Juventus, Fiorentina-Roma (il rigore su Nico Gonzalez).