"Abusi e paura" Inchiesta choc sugli arbitri

Il Telegraph ricostruisce il ’sistema’ utilizzato per fare carriera

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Un nuovo scandalo per abusi sessuali rischia di travolgere il mondo Non solo le atlete: anche gli arbitri, in questo caso del tennis, sono stati vittime di gravi episodi. Lo denuncia un’inchiesta del Telegraph che parte dal caso di Soeren Friemel, capo dell’arbitraggio ITF che si è dimesso il mese scorso dopo aver fatto "commenti e inviti inappropriati" a un arbitro più giovane. Si trattava della punta di un iceberg.

Secondo l’inchiesta, la disponibilità ad accettare avances sessuali sarebbe stata una corsia preferenziale per aspiranti arbitri, con conseguenze pesanti verso chi osava parlare e denunciare quello che sarebbe accaduto.

La International Tennis Federation ha vietato agli arbitri qualsiasi interazione con i media. "Una regola pensata per impedire la discussione di casi particolari di gioco – dice Richard Ings, ex capo dell’arbitraggio dell’ATP Tour – è diventata una regola per proteggere il tennis dall’imbarazzo". Friemel è stato sospeso per 12 mesi per quattro casi che lo hanno coinvolto tra il 2011 e il 2015.

Secondo un portavoce dell’ITF, "il problema era la situazione di squilibrio di potere". Il Telegraph parla di un altro importante dirigente di tennis coinvolto, "che non può essere nominato per motivi legali". Altri ex funzionari hanno rivelato che gli abusi di vario genere si sono ripetuti nel corso di decenni. "Ai miei tempi, se eri disposto a usare il tuo corpo la tua carriera avanzava, era noto", ha detto Martin Wikstrom, svedese, arbitro di sedia nei primi anni 2000. Il muro di omertà potrebbe essere finalmente squarciato.