{{IMG_SX}}Roma, 13 maggio 2009 - La Lazio ha vinto la Tim Cup edizione 2008-09 battendo per 7-6 ai calci di rigore la Sampdoria nella finalissima dello stadio Olimpico. Le due squadre avevano chiuso sull’1-1 prima i 90’ regolamentari e poi anche i tempi supplementari. Biancocelesti che erano passati in vantaggio al 4’ con Mauro Zarate. Al 31’ il pareggio blucerchiato di Giampaolo Pazzini.

 

Dal dischetto poi, dopo gli errori di Antonio Cassano (parata di Fernando Muslera) e Tommaso Rocchi (palo), parità anche dopo le cinque serie regolamentari, quindi a decidere sono alla settima serie l'errore di Hugo Campagnaro da parte blucerchiata (ancora parata di Muslera) e la seguente trasformazione di Ousmane Dabo per i biancocelesti.

 

I TEMPI REGOLAMENTARI

Passano appena 4’ e una prodezza di Zarate sblocca il risultato: l’argentino supera Castellazzi con un gran destro dal limite sinistro dell’area. Proteste della Sampdoria perché Pazzini era rimasto a terra dopo un contatto con Brocchi. C’è un pò di nervosismo in campo e Campagnaro rischia per una gomitata su Foggia che Rosetti non vede. La Samp prova a reagire e Pazzini al 17’ cerca il gran gol di sinistro sbagliando la mira. Al 27’ Castellazzi nega il raddoppio ai biancocelesti con la doppia prodezza prima su un potente tiro di Kolarov e poi sulla conclusione ravvicinata di Pandev. Parate che valgono oro perchè al 31’ la Sampdoria pareggia: cross di Cassano, Stankevicius corregge di testa dalla destra per Pazzini che al centro dell’area con grande prontezza gira in rete sempre di testa. La Lazio subisce il colpo e pare non riuscire a ritrovare le giuste misure. Al 44’ pericolosissima la Samp con un calcio di punizione potentissimo e centrale di Cassano che Muslera ben piazzato smanaccia in angolo.

 

Il primo pericolo della ripresa lo provoca ancora Cassano dopo pochi secondi. Al 7’ gran giocata di Foggia che mette in mezzo per Zarate che manca la deviazione vincente per l’intervento di Accardi. Al 28’ Delio Rossi si gioca la carta Rocchi, in campo al posto di Pandev. È la Lazio che fa la partita pur non riuscendo ad essere particolarmente pericolosa, merito anche della Samp, intenta a chiudere tutti gli spazi. Nel finale ritorna la paura di sbagliare e si va così ai tempi supplementari.

 

SUPPLEMENTARI E RIGORI

Nel primo tempo supplementare non succede praticamente nulla. Nel secondo dopo 2’ gran numero di Cassano sulla destra che salta l’uomo, palla sul secondo palo dove De Silvestri anticipa Pazzini rischiando l’autogol. Al 10’ sospetta trattenuta di Stankevicius su Lichtsteiner in area, ma Rosetti lascia correre tra le proteste doriane. Dal dischetto per la Lazio a segno Ledesma, Rozehnal, Kolarov, Zarate, Lichtsteiner e Dabo; palo di Rocchi. Per la Sampdoria gol di Palombo, Pazzini, Gastaldello, Accardi, Delvecchio; Cassano si fa parare il primo rigore da Muslera, Campagnaro l’ultimo.

 

TABELLINO

LAZIO (4-4-2): Muslera 7; Lichtsteiner 6, Siviglia 6,5, Rozehnal 6, Kolarov 6; Brocchi 6,5 (13’ pts De Silvestri 6), Dabo 7, Ledesma 6, Foggia 6 (35’ st Del Nero sv); Pandev 5,5 (28’ st Rocchi 5,5), Zarate 7. A disp. Carrizo, Radu, Diakite’, Mauri. All. Rossi 7

SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6,5; Campagnaro 5, Lucchini 6 (6’ pts Gastaldello 6), Accardi 5,5; Stankevicius 6, Sammarco 5,5 (46’ st Dessena sv), Palombo 6, Franceschini 5,5 (43’ st Delvecchio 6), Pieri 5,5; Pazzini 6,5, Cassano 6. A disp. Mirante, Raggi, Padalino, Marilungo. All. Mazzarri 6

ARBITRO: Rosetti di Torino 5

MARCATORI: 4’ pt Zarate (L), 31’ pt Pazzini (S)

NOTE: ammoniti Foggia, Lucchini, Siviglia, Accardi, Delvecchio, Palombo, Gastaldello, Campagnaro. Recupero 0’ pt, 2’ st, 0’ pts, 0’ sts. Spettatori 70 mila circa. La sequenza dei rigori: Cassano (S) parato, Ledesma (L) gol, Palombo (S) gol, Rocchi (L) palo, Pazzini (S) gol, Rozehnal (L) gol, Gastaldello (S) gol, Kolarov (L) gol, Accardi (S) gol, Zarate (L) gol, Delvecchio (S) gol, Lichtsteiner (L) gol, Campagnaro (S) parato, Dabo (L) gol