{{IMG_SX}}Firenze, 3 novembre 2007 - Nell'anticipo dell'undicesima giornata di campionato, la Fiorentina batte la Lazio 1-0 all'Olimpico di Roma. La squadra di Prandelli fa sul serio e supera senza difficoltà una Lazio poco aggressiva. Il turnover dà ragione al piano del tecnico di Orzinuovi: i viola recuperano le forze e l'erede di Toni, Giampaolo Pazzini, ritrova il gol. Siamo al 19' del primo tempo e la partita è già chiusa.



Alla ripresa i biancocelesti tentano di riprendere il controllo della sfida. E' Rocchi il più pericoloso e solo la prontezza di Frey può contro l'orgoglio dei biancocelesti. La partita si chiude con la vittoria della Fiorentina e l'incoronazione di Pazzini.



Con la vittoria contro la Lazio i viola volano a un solo punto dall'Inter impegnata, domenica 4 novembre, in casa della Juventus. Per i biancocelesti, invece, terza sconfitta consecutiva e crisi ufficialmente aperta. L'anticipo dell'undicesima giornata di serie A conferma il momento delle due squadre: splendido per la Fiorentina che conserva la propria imbattibilità, terribile per la Lazio che deve fare i conti con tanti infortuni e che denuncia un nervosismo che certo non aiuta Ledesma e compagni e che oggi ha regalato i tre punti alla Fiorentina anche per una clamorosa papera di Ballotta al 19' del primo tempo.



Probabilmente il primo a non essere sereno è Delio Rossi, un po' per il deferimento, un po' per la situazione d'emergenza che sta vivendo la sua squadra e in gran parte per un mercato che proprio non ha soddisfatto il tecnico biancoceleste. La Lazio lotta, ma non fa punti e ancora una volta perde. Questa volta, però, contro una Fiorentina che conferma di essere ormai a tutti gli effetti una splendida realtà del calcio italiano. Undici risultati utili in undici gare, 23 punti, 18 gol fatti e 7 subiti. Numeri importanti e con una squadra che Prandelli ridisegna quasi a ogni partita: la sua Fiorentina risponde sempre bene al di là degli uomini che scendono in campo.



Per questa partita il tecnico viola ha scelto un centrocampo a rombo con tanta qualità: Liverani davanti la difesa, Montolivo e Donadel ai suoi fianchi e Kuzmanovic appena un po' più avanti, pronto a sostenere la coppia Pazzini-Osvaldo. Stesso schieramento per la Lazio (che tra l'altro deve pensare alla gara decisiva di martedì con il Werder Brema in Champions League), ma senza Behrami, Mauri, del Nero e Siviglia, non è facile per Rossi schierare un 11 all'altezza di una Fiorentina che dà l'impressione di non avere punti deboli.



Costretto a schierare Mutarelli (un mediano) sulla trequarti e a rinunciare a Pandev nel pre-partita (Makinwa al suo posto), Rossi manda in campo una Lazio che dimostra di non essere serena da subito. La Fiorentina fa la partita e anche la fortuna le dà una mano: al 19', infatti, passa con Pazzini grazie a una clamorosa papera di Ballotta che cerca di evitare l'angolo su un retropassaggio di Cribari ma si fa sfuggire la palla consegnandola a Pazzini che non deve fare altro che depositare in rete. Evitato l'angolo, incassato il gol.



La Fiorentina, in questo momento, pensa solo a mantenere il possesso palla, puntando sulla tecnica dei suoi centrocampisti e sulle ripartenze di Osvaldo e Pazzini. Rossi prova a cambiare qualcosa, nella ripresa inserisce Meghni, ma non cambia nulla. La Fiorentina, al 29', prende la traversa con Pazzini, la Lazio risponde con Mutarelli, ma il suo sinistro trova un Frey imbattibile che si salva in angolo. Finisce con l'espulsione di Mutarelli, un problema in più per Rossi che ha già gli uomini contati e una squadra con i nervi a pezzi. Fiorentina seconda a quota 23, le grandi stiano attente, anche la 'viola' è ormai una big.