{{IMG_SX}}Shanghai, 7 ottobre 2007 -  San Paolo del Brasile, circuito di Interlagos, domenica 21 ottobre. Appuntamento alle 18, ora italiana, per il Gran Premio che deciderà il titolo del Mondiale piloti di Formula 1, clamorosamente riaperto nel giorno che avrebbe potuto segnare il trionfo di Lewis Hamilton. E invece, a Shanghai, il baby-fenomeno della McLaren ha compiuto, complici le gomme e una sosta arrivata in ritardo, il primo errore della stagione, uscendo di pista mentre si accingeva al pit-stop.

 

Hamilton fuori causa e tutti contenti, tranne probabilmente la McLaren, che nonostante due piloti ancora in vetta alla classifica sa di presentarsi all'ultima gara stagionale con una squadra spaccata. Tutto il contrario della Ferrari, che lavorerà all'unisono per Kimi Raikkonen, vincitore oggi a Shanghai davanti a Fernando Alonso e a Felipe Massa per una classifica piloti perfetta per un gran finale: Hamilton 107, Alonso 103, Raikkonen 100. Tutti ancora in corsa, per la gioia del patron del circus Bernie Ecclestone.

 

Una gara ricca di colpi di scena quella disputata in Cina. La pioggia a tratti ha trasformato in una sorta di roulette russa la scelta delle gomme, che ha premiato la Ferrari e tradito la McLaren. E mentre Hamilton, con gli pneumatici a pezzi e senza più grip, si insabbiava clamorosamente rientrando ai box, la scuderia di Maranello riusciva a prendere il dominio della gara.

 

Raikkonen ha conquistato il quinto successo stagionale: fondamentale, in caso di arrivo a pari punti, perché nessuno tra i tre piloti di testa ha fatto altrettanto. Ad Alonso, riuscito a passare Massa anche grazie al pit-stop, un secondo posto che vale oro: 8 punti divorati in un sol boccone, e il compagno-rivale di nuovo lì, ad appena quattro lunghezze. Da segnalare anche l'ottima prova delle Toro Rosso, per la prima volta a punti con il quarto posto di Sebastian Vettel e il sesto di Vitantonio Liuzzi.

 

Hamilton, nonostante la beffa del primo ritiro in carriera, mantiene i nervi saldi. "Non potevo vedere negli specchietti, le gomme erano completamente rovinate e potevo soltanto sentire che non avevo grip. Mi hanno chiamato in quel giro, è stato solo sfortuna. Ma - ha aggiunto - manca ancora una gara e posso farcela". E Alonso, dalla sua, non si illude: "Sarà sicuramente un finale di campionato molto difficile, - si limita a dire lo spagnolo - recuperare quattro punti da Lewis non è una cosa semplice. Siamo allo stesso livello, speriamo di fare un buon risultato nelle prove".

 

E la Ferrari? A Maranello, dopo aver ottenuto il titolo costruttori per lo scandalo spy-story, puntano al bis. Il ds Stefano Domenicali non nasconde la soddisfazione: "Questa è la nostra risposta a quello che è accaduto una settimana fa", ha detto tornando sui problemi avuti coi commissari di gara a Fuji.
Hamilton, numeri alla mano, resta il favorito: a Interlagos gli basterà il secondo posto, o comunque non perdere più di tre punti da Alonso e sei da Raikkonen. Il finlandese avrà bisogno di una vittoria, con Alonso non oltre il terzo posto ed Hamilton non oltre il sesto (in alternativa Raikkonen secondo, Alonso non oltre il quinto ed Hamilton non oltre l'ottavo). Ma sono solo numeri, in vista di un finale di campionato degno di una stagione ricca di colpi di scena.

L'ORDINE D'ARRIVO

1. Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari, 1h37'58"395 (media 186,942 km/h)

2. Fernando Alonso (Spa) McLaren-Mercedes,+9"8;

3. Felipe Massa (Bra) Ferrari, +12"8;

4. Sebastian Vettel (Ger) Toro Rosso, +53"5;

5. Jenson Button (Gbr) Honda, +68"6;

6. Vitantonio Liuzzi (Ita) Toro Rosso, +73"6;

7. Nick Heidfeld (Ger) BMW-Sauber, +74"2;

8. David Coulthard (Gbr) Red Bull, +80"7;

9. Heikki Kovalainen (Fin) Renault, +81"1;

10. Mark Webber (Aus) Red Bull, +84"6;

11. Giancarlo Fisichella (Ita) Renault, +86"6;

12. Alexander Wurz (Aut) Williams, a un giro;

13. Jarno Trulli (Ita) Toyota, a un giro;

14. Takuma Sato (Gpn) Super Aguri, a un giro;

15. Rubens Barrichello (Bra) Honda, a un giro;

16. Nico Rosberg (Ger) Williams, a 2 giri;

17. Sakon Yamamoto (Gpn) Spyker, a 3 giri.

Ritirati: Robert Kubica (Pol) Bmw-Sauber; Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes; Ralf Schumacher (Ger) Toyota; Adrian Sutil (Ger) Spyker; Anthony Davidson (Gbr) Super Aguri.