Giovedì 18 Aprile 2024

Bambini profughi e sfruttati, "Cartoons on the Bay" si ribella

La rassegna dell'animazione tv si apre nel segno della difesa dell'infanzia. Proiettati due cartoni Unicef sulla tragedia della Siria

Un fotogramma di "Malak e la barca", cartoon Unicef

Un fotogramma di "Malak e la barca", cartoon Unicef

Venezia, 7 aprile 2016 - "Sono molto triste, perché la vita è così dura?". Le lacrime di Ivine, 14enne siriana scappata dalla guerra, emozionano in chiusura del cartoon dedicato alla sua storia, alla drammatica fuga dal suo Paese distrutto "con le strade piene di sangue", con un piccolo cuscino come unica cosa che ha potuto portare con sé e che raccoglie le sue lacrime . La scelta di "Cartoons on the Bay", il festival dell'animazione tv promosso da Rai e realizzato da Rai Com, nell'edizione dei 20 anni è quella di partire dai bambini, ma non (o non solo) nel senso di pubblico dell'animazione, ma nella difesa dei loro diritti calpestati da guerre e ingiustizie varie. 

Così, proprio in apertura dell'edizione 2016 (fino a sabato 9 aprile a Palazzo Labia a Venezia) il Festival ha voluto proporre uno dei due cartoon realizzati da Unicef all'interno della nuova serie "Storie ingiuste", ovvero "Ivine e il cuscino” che racconta la storia vera di una ragazza di 14 anni che dopo la pericolosa fuga dalla Siria (con tanto di drammatica traversata su un gommone) arriva in un campo rifugiati della Germania dove si trova ad affrontare nuove sfide.

Il cartoon Unicef "Ivine e il cuscino"

 

L'altro è “Malak e la barca”, la storia del viaggio di una ragazzina su un barcone pericolante. Storie ingiuste è parte dell’iniziativa #actofhumanity, "che sottolinea che ogni bambino è prima di tutto un bambino, non fa differenza da dove provenga, e che ogni bambino ha i propri diritti e merita una giusta possibilità", spiegano all'Unicef.

Sempre l'Unicef assegnerà a un cartoon italiano il Premio al miglior prodotto a carattere sociale: si tratta di “Il traguardo di Patrizia” (Patrizia’s finish-line”),un cortometraggio di 26 minuti realizzato da Rosalba Vitellaro e prodotto da Rai Fiction, Larcadarte, Graphilm, Dabliu Production e dalla Regione Sicilia. E' la storia di una ragazzina nata in Sicilia da genitori bengalesi che si sente italiana e si integra con i compagni. La sua passione è l'atletica leggera ed è un vero talento nella corsa, ma quando sta per essere selezionata per la nazionale italiana agli Europei il sogno si infrange perché non è di nazionalità italiana.

Tra i momenti forti del festival ci saranno le proiezioni di "Iqbal: bambini senza paura" e il premio alla casa di produzione milanese Gertie (miglior studio dell'anno) e al regista Michel Fuzellier (premio alla carriera). Il film è ispirato alla storia di Iqbal Masih, il bambino pakistano ucciso nel 1995 per aver denunciato i suoi sfruttatori dopo anni di schiavitù nella manifattura di tappeti.