Rimini, 20 dicembre 2011 - TUTTI COL NASO ALL’INSÙ. La sfida alla forza di gravità sembra essere diventata il nuovo capriccio delle signore della canzone. Volava Beyoncé, volava Kylie Minogue e nel nuovissimo Inedito World Tour - provato fino a domenica scorsa al 105 Stadium di Rimini - vola, con una gonna di led luminosi lunga quattro metri e mezzo acquistata in Inghilterra per la modica cifra di 60 mila euro, pure Laura Pausini. A cosa si deve mai questa smania di staccare l’ombra da terra come un David Copperfield qualunque? Al desiderio di stupire, certo, ma anche alle esigenze di un pop che davanti alla crisi della musica si fa sempre meno hit-parade e sempre più Cirque du Soleil. Un quasi-musical con cui prendere lo spettatore per mano e trascinarlo in una storia fatta di visioni, magie, ma anche suoni rock, pop, dance e… heavy metal (sì, avete letto bene).

SE TRA I SOLCHI dell’ultimo album “Inedito” l’ugola di Solarolo finisce col perdere un po’ la strada per la pretesa di cantare, scrivere e produrre, nel tour cambia completamente intenzione mettendo in piedi, assieme alla sorella Silvia, uno spettacolo formato Las Vegas col tocco di alcuni tra i più celebrati professionisti dell’entertainment. C’è il regista veneziano Marco Balich, responsabile di cerimonie di massa da centinaia di milioni di dollari comprese quelle olimpiche, c’è il responsabile luci Patrick Woodroffe, col suo vertiginoso curriculum tra la A di Abba e la S di Stones, c’è l’architetto Mark Fisher, il più famoso designer di palcoscenici e scenografie al mondo. Ci sono pure la costumista Catherine Buyse, sua l’idea della gonna hi-tech e di un guardaroba firmato Cavalli in versione riveduta e corretta, e il coreografo Nikos Lagousakos. Insomma, un team a cui non è concesso sbagliare, che mette Laura al centro del suo più bello show di sempre.

DEBUTTO giovedì prossimo al Forum di Assago, per la prima delle dodici repliche - sei a Milano nella settimana di Natale e sei a Roma in quella di Capodanno col proposito di ripetere l’esperimento il prossimo anno nelle stesse città ma a feste invertite - anche se la prova ad inviti dell’altra sera tra i duemilacinquecento del 105 Stadium dice che il lavoro è già fatto.


TRA LE ROVINE di un tempio del Bernini ribaltato su un fianco, Laura canta, balla e suona per 140 minuti, infilando una dopo l’altra 32 canzoni che precipitano la scena in uno svolazzare di farfalle tridimensionali durante “Primavera in anticipo”, nel fragore di una timbalada carioca durante l’omaggio a Fossati de “La mia banda suona il rock”, nello stridore di sei chitarre sei (perfino lei imbraccia una Fender) nella medley che accomuna “Troppo tempo”, “Il tuo nome in maiuscolo”, “Casomai”, “Mi tengo” e “Il coraggio che non c’è”, nel volo di un pallone aerostatico sulle teste del pubblico durante “Tra te e il mare”, nel clima dance anni 70 di “Surrender” e “Bellissimo così”, coreografate da ballerini con le tute ricoperte di led rossi che danzano i mix del tastierista Bruno Zucchetti trasformato in dj. Alle chitarre Paolo Carta e il nuovo arrivato Nicola Oliva. «Ho ricevuto diverse proposte dance, compresa una di Bob Sinclar, ma nel disco volevo essere quella che tutti si aspettano e le ho accantonate mentre dal vivo, col pubblico a un metro dal naso, posso permettermi di osare di più e magari fare il verso a Raffaella Carrà», spiega Laura, clamorosamente imitata da Elisa allo show di Fiorello: «Mi ha fatta spataccare dal ridere».

GRAZIE ai riarrangiamenti dello show e all’intimità offerta da un pedana a “v” incuneata tra i fan come una freccia, alcune canzoni come “Troppo tempo” o “Nel primo sguardo” guadagnano decisamente nella rielaborazione live, mentre diverse altre mantengono la loro aurea marginalità rispetto a un repertorio che ha ben altre frecce al suo arco. E che negli show di Natale e Capodanno verrà espanso abbondantemente oltre le tre ore e mezza. «Tra le tante che canterò al Forum per Natale ci saranno pure “Last Christmas” degli Wham! con Irene Grandi e “Oh happy day” con un coro gospel, mentre a Capodanno festeggerò la mezzanotte al PalaLottomatica di Roma affrontando cover tipo “Lady Marmalade”, “You’ve got a friend” assieme a Syria e Paola e Chiara».