Roma, 01 ottobre 2011 - STAR ACADEMY” al sei per cento, Emma Marrone prima nelle charts alla vigilia della partenza del sabato pomeriggio di “Amici” (in attesa di “X Factor” nella nicchia di massa di SkyUno). Verdetti brutali alla partenza e ripartenza dei talent. Diceva Bassetti di Endemol alla presentazione del format di Raidue che «oggi si ragiona per generi di successo: canto, cucina, ballo. A discapito della creatività». Ho sempre pensato che “Amici” sia un bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno, ma un programma vivo, in progress, italiano. Non ho mai creduto nei format stranieri, lo dissi anche alla partenza di “X Factor”, che rimane un flop di clamoroso mediatico successo, più Mengoni e Noemi.


CONTINUA invece il percorso, ormai adulto, di Emma Marrone e “Sarò libera” (Universal), prodotto da Celso Valli e Dado Parisini mette in fila tredici canzoni che potrebbero entrare nel canzoniere delle grandi cantanti italiane (solo due o tre eventuali). Lei interpreta in modo diverso, trova le note senza sforzo, sale senza urlare, scende senza perdere il cuore del carciofo, del timbro e dei colori. Si ritrova in testi aguzzi e taglienti, scritti da Niccolò Agliardi (“Non sono solo te”, “Acqua e ghiaccio”), nel mondo sentimentale complesso di Federica Camba e Daniele Coro, dalla passione (“Senza averti mai) al gioco (“Maledetto quel giorno”). Faini e Galbiati firmano l’intensa “Dove finisce la notte”, Casalino ribalta certi luoghi comuni in “Da quando mi hai lasciato tu”. “Protagonista” è davanti a uno specchio. “Scusa se vado via”, sempre di Federica, quella che le sta meglio addosso. Sotto la pelle, dalle parti del cuore (di Mina?). Non mi stupisce sia davanti a Giorgia, mi dispiace non ascoltare da Fiorella anche canzoni così. Certi trionfi non sono operazioni casuali. Sono fatti, mente (non cervella). Carne e anima. Anche se non li canta, con Tony Bennett, Amy Winehouse.