Roma, 3 novembre 2010 - "Dedicheremo la serata del 17 febbraio ai 150 dell’Unità d’Italia con canti commemorativi della storia italiana”. Lo ha dichiarato il direttore artistico del Festival di Sanremo Gianmarco Mazzi durante la conferenza di presentazione del regolamento della kermesse canora.

"'Bella Ciao, originariamente canto delle mondine, ma anche ‘Giovinezza’, passata alla storia come inno del ventennio, ma che nacque come canzone della ‘goliardia’ toscana nei primi del '900”. A dichiararlo è il direttore artistico del Festival di Sanremo Gianmarco Mazzi, “Molte sono le curiosità non conosciute legate a questi brani - prosegue Mazzi - e noi le racconteremo al pubblico. Vogliamo costruire una serata intensa, culturale e di forte personalità artistica”.

Morandi poi si sofferma sulle sue 'spalle': "Belen e Elisabetta vogliono mettersi in gioco come artiste e non solo come donne bellissime. Sono molto motivate e si preparano a cantare e a ballare sul palco dell’Ariston.
Noi cercheremo di farle venire fuori per le loro capacità. Non dimentichiamo -conclude- che ci sono anche Luca e Paolo, due grandi artisti che sicuramente ci sorprenderanno".

Quanto al regolamento, il televoto sarà ancora protagonista del festival di Sanremo, ma temperato. Cambia infatti il sistema di voto che avverrà attraverso due sistemi principali: giuria demoscopica e orchestra/televoto con ‘golden share' della Sala Stampa e della Giuria Radio e, nell’ultima fase, il solo televoto che arriverà a definire le ‘graduatoriè che decreteranno le canzoni vincitrici del 61° Festival di Sanremo nelle sezioni ‘artistì e ‘giovani'.

Per gli ‘artisti', nelle prime due serate vota solo la giuria demoscopica, nella terza il pubblico con il televoto, nella quarta serata votano, insieme e alla pari, il pubblico con il televoto e la 'Sanremo Festival Orchestra'; le 'graduatorie' di queste due giurie vengono combinate (media delle posizioni in 'graduatoria', con pesi del 50% l’una) e danno luogo alla classifica.

Nell’ultima serata si utilizza lo stesso sistema di votazione ma sulla classifica finale interviene la ‘golden share' della Sala Stampa che, esprimendo la sua preferenza, farà scalare d’imperio tre posizioni all’artista scelto e determinerà il podio; nella fase finale voterà esclusivamente il pubblico con il televoto.

Per gli artisti ‘giovani', nella seconda e terza serata votano insieme e alla pari, il pubblico con il televoto e la ‘Sanremo Festival Orchestra'. Le graduatorie di queste due giurie vengono combinate (media delle posizioni in ‘graduatoria', con pesi del 50% l’una) e danno luogo alla classifica.

Nella quarta serata si utilizza lo stesso sistema di votazione ma sulla classifica finale interviene la ‘golden share' della giuria Radio che, esprimendo la sua preferenza, farà scalare d’imperio una posizione all’artista scelto e determinerà la classifica finale.

Per la 'Sanremo Festival Orchestra' voteranno sia i musicisti che gli artisti del coro. La giuria della Sala Stampa sarà composta dai giornalisti accreditati dall’Organizzazione al Festival; in occasione dell’esercizio della ‘golden sharè ogni giornalista potrà esprimere una preferenza.

La presenza nella giuria Radio sarà proposta ai principali network radiofonici nazionali e regionali e alla prima radio non network di ogni provincia italiana. In occasione dell’esercizio della ‘golden sharè ogni emittente esprimerà la sua preferenza per via telematica (voto elettronico).

LE REAZIONI

LA LEGA - "Sono ormai trascorsi 150 anni ma lo spartito dell’unità d’Italia rimane composto da note stonate. Il direttore artistico del festival di San Remo, Gianmarco Mazzi, annuncia trionfante che in occasione della serata dedicata all’unità d’Italia verranno intonate ‘O bella ciao' e ‘Giovinezza, attribuendo a queste canzoni valori comunemente condivisi. Così non è, e la storia di queste musiche lo dimostra, nonostante l’infelice tentativo di Mazzi". Così il senatore della Lega Nord, Paolo Franco sulla decisione della direzione artistica del Festival di Sanremo di includere, in occasione del 150 anni dell’ Unità d’Italia, canzoni italiane tra cui 'Bella Ciao' e 'Giovinezza'.

"Ben venga quindi - prosegue Franco - la ‘dimenticanza' del ‘Va pensiero' e dell’opera di Giuseppe Verdi, dovuta ad una apposita amnesia causata dal valore che la Lega Nord attribuisce all’opera che ne contiene i versi".

LA SINISTRA - "Questa mattina siamo stati tra i primi a salutare con soddisfazione il fatto che a Sanremo si sarebbe cantata ‘Bella ciaò nella serata dedicata all’unità d’Italia. È proprio il caso di dire, tuttavia, che Mazzi non si smentisce mai: accostare ‘Giovinezza' a ‘Bella Ciao' è una vergogna colossale". È il commento di Flavio Arzarello, segretario nazionale della Fgci, l’organizzazione giovanile del Pdci - Fds, che prosegue: "’Bella Ciaò è il canto di tutta l’Italia libera e democratica, non si capisce perchè si debba cantare una canzone legata indissolubilmente al Ventennio e alla parte più drammatica della storia d’Italia e d’Europa. La verità è che anche quest’anno Sanremo sarà in piena linea con la Rai di questi tempi da fine impero".

Sulla stessa linea anche il segretario del Pd Pier Lugi Bersani, per il quale far suonare ‘Giovinezza’ al festival equiparandola a ‘Bella ciao’ è una cosa incredibile per il segretario Pd Pier Luigi Bersani. "Ma siete sicuri?", è la prima reazione. Quindi prosegue: "Non posso dire quello che mi viene spontaneo... Non ci credo, non è possibile!". Conclude Bersani: "Se fosse così dovrebbero vedersela con noi".

Ancora più duro il segretario dei Comunisti italiani: "Presenterò un esposto alla procura della Repubblica competente - annuncia Oliviero Diliberto - per valutare se non ci siano gli estremi del reato di apologia di fascismo se si canta 'Giovinezza' all'Ariston. 'Bella ciao' è un canto della Resistenza. Sono due cose incommensurabilmente diverse. 'Bella ciao' la puoi cantare dovunque, rientra nell'opinabilità delle scelte di tipo canoro, ma 'Giovinezzà è un'offesa ai morti della Resistenza".

FLI - "Non ne capisco l’utilità, mi sembra solo un'operazione nostalgia'", commenta laconico Mirko Tremaglia, deputato di Futuro e Libertà che aderì all’età di 17 anni alla Repubblica sociale italiana.

LA RUSSA - Ignazio La Russa invece invita a guardare avanti e a non volgersi al passato. "Nessun problema di equiparazione storica e comunque basta con l'avere la coda di paglia: milioni di italiani le hanno cantate", dice il ministro della Difesa e coordinatore del Pdl. "Proporre questi brani è soprattutto un modo di raccontare le curiosità storiche legate alle canzoni. Ad esempio, 'Bella ciao' era un canto delle mondine mentre 'Giovinezza' era cantata dai goliardi del tempo. In ogni caso - conclude La Russa - è il momento di finire di avere la coda di
paglia e guardare invece alla realtà: si tratta comunque di due canzoni cantate da milioni di italiani".

SGARBI - "Sono d’accordo perchè si cantino ‘Bella ciao' e ‘Giovinezzà, ma solo perchè sono due belle canzoni, non perchè sono espressione di una ‘par condicio' ideologica che sarebbe solo una idiozia delle solite teste di c... Si può riconoscere la bontà della cosa in sè, in quanto si tratta di due canzoni memorabili", è il commento di Vittorio Sgarbi, riguardo all’inedita ‘accoppiata' sul palco dell’Ariston.