Sanremo, 21 febbraio 2010 - Dopo la finale e la vittoria di Valerio Scanu, a Sanremo è il giorno dei bilanci. I dati Auditel hanno premiato Antonella Clerici e il suo festival 'normale' (come è stato definito da più parti), che ha totalizzato il 53,21% di share per un totale di 12 milioni e mezzo di telespettatori.


"Avrei voluto che vincesse una donna, me ne sono piaciute molte, Noemi moltissimo e Malika, anche se l’ho trovata un po' alta e sapevo che non avrebbe potuto vincere”, commenta proprio la conduttrice in conferenza stampa, prima di scappare a festeggiare il primo compleanno della sua bambina Maelle.


"Ieri sera mi sono divertita moltissimo - dice la Clerici, ribadendo che non intende condurre la prossima edizione - perché, anche se non ero d’accordo col televoto e infatti i miei gusti sarebbero andati ad altri, ho visto la divisione all’Ariston tra chi tifava per un cantante piuttosto che per l’altro. Il fatto che l’Italia da giorni non parli d’altro vuol dire che è stata una cosa sentita”.


Sulla rivolta degli orchestrali, che hanno accartocciato gli spartiti in palle lanciandole ovunque al momento dell’annuncio dei vincitori, la Clerici spiega: “E’ stato un gran momento di show, hanno espresso la loro opinione in modo veemente, forte, io l’ho condivisa la protesta, l’ho trovata forte e bella”.


E proprio sulla plateale protesta viene tirato in ballo il direttore dell'orchestra Marco Sabiu. "Ho solo democraticamente consentito alla giuria di manifestare il proprio dissenso", dice il maestro forlivese puntualizzando di non sapere come gli orchestrali avessero votato. "Però da come hanno reagito si è capito che la tendenza era un’altra", dice. E a chi gli chiede se ampi consensi fossero riservati a Malika Ayane, risponde: "Credo proprio di sì".


Al di là del successo, comunque, restano i dissensi e le proteste generati dal risultato del televoto che ha portato in finale il trio Pupo-Emanuele Filibero-Luca Canonici. Il direttore artistico del Festival Gianmarco Mazzi, dal canto suo, si dice contrario a questo sistema di votazione. "Sembra democratico ma in realtà non lo è perchè c’è il campanile, ci sono territori d’Italia più grandi - dice -. È solo apparente, tanto è vero che quest’anno è stata divisa la presenza del televoto".


"Non ho apprezzato molto - aggiunge tuttavia Mazzi - l’atteggiamento dell’orchestra, perchè i musicisti devono essere sempre dei professionisti. Hanno forse assunto un atteggiamento, non so. Ieri non mi sono piaciuti molto, anche se ho interpretato questo come un atteggiamento protettivo nei confronti di Malika, e questo potrebbe anche essere acettabile, ma se fosse stato contro qualcuno allora è inaccettabile".


Critiche anche dal capostruttura di Rai Uno Antonio Azzalini (''roba da osteria''), che rivela però che l'orchestra aveva assegnato il voto più alto a Simone Cristicchi. E a poposito del podio spiega che solo all’ultimo momento Valerio Scanu è riuscito ad avere la meglio sul trio Pupo-Emanuele Filiberto-Luca Canonici grazie all’ultima esecuzione del brano con cui era in gara.


Il capostruttura che ha 'governato' la macchina Festival, riferendo che il flusso di voti tramite telefonia fissa e mobile è stato a beneficio per tutti, ma ovviamente c’era chi stava più avanti ("nettamente") degli altri. Ed erano appunto Scanu e Pupo, però vicini tra di loro nel computo. Poi la svolta: quando Scanu ha cantato per l’ultima volta il suo brano, è scattato il flusso forte di televoti a suo favore.