{{IMG_SX}}Los Angeles, 23 giugno 2008 - E' in uscita 'Dark Knight', il secondo episodio della saga di Batman diretta da Chris Nolan, che sarà sui grandi schermi di tutto il mondo alla metà di luglio e in Italia il 23.

 

Nolan ha reinventato l'Uomo pipistrello dopo i film di Tim Burton con protagonista Michael Keaton, nel 1989 e nel 1992, e gli altri episodi degli anni 90 non particolarmente amati dalla critica, né dal pubblico. Lo storico Joker di Jack Nicholson ha lasciato spazio al cattivo interpretato da Heath Ledger, diventato un'icona già prima della morte dell'attore, avvenuta lo scorso gennaio per un'overdose di medicinali. Oltre alla famiglia di Ledger, che parteciperà in suo onore alla premiere, anche la sua costar lo ricorda e ne difende la memoria.

 

L'ultima polemica legata alla morte dell'attore australiano, infatti, riporta che sarebbe stata proprio la pellicola di Chris Nolan ad approfondire una crisi personale che l'avrebbe portato all'uso dei medicinali che gli sono stati fatali. ''Non posso sapere tutto quello che pensava - ha detto Bale -, ma era un attore professionista tanto quanto me e so che non si lasciava buttare giù da un personaggio. Si immedesimava, quello sì''.

 

Anche Bale, 34 anni, era rimasto colpito dal nuovo volto del Joker: ''Heath non aveva paura di sporcarsi le mani. La sua performance era così intensa, ha reso Joker molto più sporco e cattivo di com'era''. Bale ha raccontato alla rivista per uomini 'Details' di essere in grado, a sua volta, di mentire, soprattutto ai giornalisti: ''Sono un attore, e non amo parlare con la stampa. Magari mi diverto, al momento, e poi mi pento di aver rivelato troppi dettagli sulla mia famiglia. Con il mio mestiere, poi, a volte è difficile capire cosa è vero e cosa è accaduto solo a un personaggio che ho interpretato. Mi è capitato più volte di sentire qualcuno che raccontava di aver subito un incendio, e mi sono sentito partecipe, come se ci fossi passato anch'io. Nel mio caso si trattava solo di un film e dovrei essere preso a schiaffi quando mi permetto di accomunarmi a chi ha sofferto davvero qualcosa del genere. Il potere della suggestione, però, è troppo forte''.

 

La carriera di Bale è iniziata a 13 anni, sul set dell'Impero del sole di Steven Spielberg: ''Non ho pensato neanche per un secondo che qualcuno avrebbe potuto guardarlo, non mi rendevo conto che qualsiasi cosa facessi avrebbe avuto una conseguenza. Quello che mi interessava era poter visitare la Spagna, la Cina, prendere l'aereo''. Anche la sua vita da teenager, in realtà, è stata influenzata dal cinema: ''Quando non ero sul set cercavo di vivere un'esistenza come quella di tutti gli altri ragazzi, a Bournemouth, in Inghilterra, ma spesso non funzionava. Ci sono troppe persone che ti vogliono ricordare che sei diverso, che non appartieni al loro mondo. Se hai fatto un film vogliono farti pensare che non sei più un essere umano. Ma questo è l'unico mestiere che ho mai voluto fare, non ho mai avuto un piano B''.