{{IMG_SX}}Roma, 27 maggio 2008 - "Trovo scandaloso che Pier Francesco Pingitore non abbia chiamato me a fare questa fiction: avrebbe avuto anche più successo".

 

Fabrizio Corona non ha dubbi nel riconoscersi nel Daniele Magni di 'Vita da paparazzo', la fiction targata appunto Pingitore, nonostante il regista neghi di essersi voluto ispirare a lui. "La verità -dice Corona al settimanale 'Diva e donna', è che avrebbero dovuto fare un film sulla mia storia, una vicenda che rimarrà negli annali della cronaca e anche nella storia d'Italia, perché l'avvento di Vallettopoli ha cambiato parecchie cose".

 

Resta il fatto che Daniele è un personaggio negativo. "Ma io non sono un personaggio cattivo -continua Corona- prima che uscisse questa storia di Vallettopoli, facevo semplicemente il mio lavoro, quello che fanno tutte quante le agenzie fotografiche. E questo si sa". "Va detto che Daniele è un fotografo e io no -conclude Corona- i fotografi li gestisco. È un'attività lecita che fanno tutte le agenzie, poi, se c'è qualcosa che non va dal punto di vista giuridico, saranno i giudici a decidere".