{{IMG_SX}}Roma, 6 maggio 2008 - "Tutto è cominciato nel 1992 con il film 'Charlot'. Interpretando Charlie Chaplin ho avuto la sensazione di entrare in stretto contatto con questo straordinario artista, un'esperienza che mi ha cambiato. E non solo perché ho avuto la nomination all'Oscar. Quando tutto è finito, ero molto depresso e in ansia. Dopo le riprese tutti sono andati via e io sono rimasto in Svizzera, quasi sempre ubriaco, senza nulla da fare. Facevo baldoria nell'hotel. Poi lì il cibo era ottimo, per non parlare delle ragazze".

 

A raccontare così una fase difficile della sua vita è l'attore Robert Downey Jr in un'intervista a 'Grazia', il settimanale diretto da Vera Montanari. Tutt'altri toni quelli che l'attore usa per il suo ultimo impegno, in 'Iron man': "Per avere la parte in 'Iron man' ho dovuto fare il provino, ma i provini sono la mia specialità -afferma- non era assolutamente possibile che un altro attore al mondo fosse in grado di girare le scene così bene come me. Nessuno sarebbe mai così pazzo da passare tanto tempo a studiare le battute".

 

"Per interpretare un supereroe come Iron man bisogna avere molto sangue freddo perché, in questo genere di film, ci si aspetta che tu dica sempre qualcosa di molto virile. E, quando accade, il rischio è di scoppiare a ridere sul set", spiega Downey Jr, e aggiunge: "La cosa che mi piace di più del personaggio Tony Stark è il fatto che nonostante il successo materiale, potere e gloria, si sia ritrovato da solo. Quando il pubblico vede quest'uomo nel suo laboratorio capisce subito che i suoi migliori amici sono dei computer e dei robot. Tony ha davvero bisogno di una vera vita e di fare qualcosa di utile".

 

Downey Jr è quindi soddisfatto del film? "Sì sono felice. Ma bisogna chiedere al regista e al team della produzione se sono soddisfatti di me! Durante le riprese gli ho dato parecchio filo da torcere...". E, a proposito del regista Jon Favreau, dice che "prima del film ci eravamo incontrati una sola vota per una riunione. Ci eravamo appena messi a parlare di Iron man e all'improvviso mi sono ritrovato fuori dalla porta, solo. Pensavo che mi avrebbe almeno chiesto di leggere il copione. Invece mi ha cacciato quasi a calci nel sedere".