{{IMG_SX}}Roma, 19 marzo 2008 - Niente 'Iene' al Venerdì Santo. Lo ha stabilito il direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi che, dopo aver visionato la puntata che sarebbe dovuta andare in onda il 21 marzo ha giudicato il contenuto non adatto alla giornata della Passione di Cristo.


''All'interno ci sono due inchieste, lunghe, scabrose e cariche di dettagli che giudico davvero troppo estreme per essere trasmesse nella serata di Venerdì Santo. Privare la puntata di queste due inchieste, significherebbe mutilarla. E anche questo sarebbe un errore. Ragioni etiche e di rispetto mi impongono, quindi, di bloccare il programma di dopodomani'', ha spiegato Tiraboschi.

 

Il direttore di rete ha puntualizzato che ''i servizi non verranno censurati, ma andranno in onda regolarmente venerdì prossimo, 28 marzo. Informero' immediatamente Davide Parenti, capo progetto delle Iene'', conclude il direttore di Italia 1.

 

''Vorrà dire che andremo in vacanza con i nostri telespettatori", ha commentato dal canto suo Davide Parenti, capo progetto delle 'Iene', accettando senza polemica la decisione. E rivela che a finire nel mirino del responsabile di rete sono state ''due inchieste molto interessanti dedicate al sesso, che ci avrebbero aiutato in un fine settimana particolarmente debole per noi, visto che il nostro target di 20-30enni rientra nella fascia di pubblico che per Pasqua va in vacanza''.

 

Una delle inchieste ''è una sorta di film-diario di una ragazza russa venuta in Italia per fare l'attrice'', spiega Parenti. ''Abbiamo seguito in candid camera le sue partecipazioni a casting con produttori e registi che in qualche modo la 'provinano' finendo per proporle sempre parti più o meno erotiche. Il risultato è un film neorealista su come funzionano certi meccanismi''.

 

L'altra inchiesta, dice ancora Parenti, è ''la storia di una ragazza di Praga che ha lasciato il lavoro di infermiera per fare la prostituta in un locale, il Big Mama, nel quale i clienti, molti italiani, fanno sesso gratis accettando però di essere ripresi: come in una sorta di Grande Fratello, in ogni stanza ci sono tre telecamere e tutto va in onda in diretta su Internet. Abbiamo filmato di tutto, intervistando anche un cliente, ma non ne abbiamo fatto un film hard core: piuttosto è una docusoap sulla vita reale''.

 

Per Parenti, proporre questi servizi sarebbe stato ''un modo per smarcarci rispetto alla Via Crucis su Raiuno. Alcuni argomenti ci sono già preclusi: non possiamo trattare temi politici perché c'è la par condicio. Comunque le Iene sono un prodotto che corre sul filo: ci sta che questo genere di proposte possa essere considerato inadatto al venerdi' della Passione''.