{{IMG_SX}}Roma, 27 gennaio 2008 - Fabrizio Corona farà la parte di un ispettore di polizia e i poliziotti (quelli veri) protestano. E il discusso re dei paparazzi replica: "la gelosia è una brutta bestia".

 


"Tieni a me", questo il titolo del film diretto da Antonio Bonifacio e prodotto da Roberto De Laurentiis, ha suscitato lo sdegno di numerosi agenti di Polizia, che hanno scelto il settimanale "Tv Sorrisi e Canzoni", per dar sfogo alla propria protesta.
"È grottesco che chi disprezza la legge italiana indossi la nostra divisa" scrive uno di loro. "Sono indignato perché è una scelta dettata da volgari scopi pubblicitari e di profitto" aggiunge un secondo.

 

Oronzo Cosi, segretario del Siulp (uno dei sindacati di Polizia) dice: "Credo che la vita e il comportamento del signor Corona si adattino poco a rappresentare un poliziotto. Ha detto di voler mostrare com'è un bravo ispettore, ma tutti noi sappiamo come dev'essere, non serve che qualcuno ci dia il buon esempio".

 


Fabrizio Corona, informato delle proteste degli agenti di polizia, non ha fatto attendere la sua reazione: "La gelosia è una brutta bestia" dichiara sul numero di "Sorrisi" in edicola domani. "Non si devono permettere di giudicare una persona innocente, che è stata 90 giorni in carcere senza aver commesso nulla. Sono già stato assolto per cinque capi d'imputazione, e lo sarò anche per il resto, così lo Stato dovrà ripagarmi i danni".

 

Replica alle critiche anche Roberto De Laurentis: "Corona ha sostenuto un provino e ci ha sorpreso. Ha la faccia giusta, e questo è quello che conta, non il caso giudiziario che l'ha coinvolto".

 

Il fotografo, dal canto suo, nega di puntare alla carriera d'attore. "Lascerei il mio lavoro solo se mi offrissero la parte del mafioso nella serie "I Soprano". Vorrei essere come Al Pacino".