Venerdì 18 Aprile 2025
ALICE PAVAROTTI
Vinitaly

Vini liguri: tradizione e innovazione tra mare e montagna

Scopri le peculiarità dei vini liguri, l'importanza dell'enoturismo e il ruolo di Vinitaly nella valorizzazione delle denominazioni regionali.

Marco Rezzano, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Liguria

Marco Rezzano, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Liguria

"Una scarsa lingua di terra che orla il mare", così il poeta ligure Camillo Sbarbaro descrive la sua regione. Questa particolare conformazione geomorfologica, caratterizzata da montagne e colline a picco sul mare e dalla quasi totale assenza di pianure, influisce profondamente anche sui prodotti enogastronomici locali. Marco Rezzano, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Liguria, racconta le peculiarità dei vini e l’importanza dell’enoturismo e della vetrina internazionale di Vinitaly. "I vini liguri sono vini di mare – spiega Rezzano –. La conformazione geografica, con montagne e colline che scendono a picco verso il mare, non lascia spazio a pianure. Questo crea vini di montagna contestualizzati dal mare, con un’impronta irripetibile". Un altro elemento distintivo è la scelta di preservare i vitigni autoctoni: "I produttori liguri non hanno mai ceduto alle mode internazionali, restando fedeli a varietà antiche come Rossese, Ciliegiolo e Pigato". Il Vermentino, uno dei vini più rappresentativi della regione, ha radici profonde: "Arrivato dalla Grecia, si è insediato in Liguria già nel 1700, come testimoniano scritti autorevoli. I produttori locali hanno mantenuto intatte queste caratteristiche, e questo attira esperti e appassionati interessati alla tradizione", aggiunge Rezzano.

Negli ultimi anni, infatti, la Liguria ha visto una crescita significativa dell’enoturismo, con un’offerta sempre più strutturata. "Le cantine sono pronte ad accogliere visitatori con degustazioni, pranzi e cene nei vigneti, un’ospitalità a 360 gradi", racconta Rezzano. Questo tipo di turismo ha effetti positivi anche su albergatori e ristoratori: "I visitatori cercano esperienze autentiche, che includano anche i piatti tipici della tradizione locale".

Sul tema degli abbinamenti enogastronomici, la Liguria offre molte opportunità. "La nostra cucina spazia tra mare e terra, facilitando accostamenti armonici con i vini locali". Un esempio perfetto è il pesto genovese: "Con la sua aromaticità intensa, si abbina magnificamente al Vermentino, che richiama i profumi della macchia mediterranea". Per chi preferisce i vini rossi, il Rossese di Dolceacqua si sposa con il tradizionale coniglio alla ligure, mentre il pandolce genovese trova nel Cinque Terre Sciacchetrà il suo compagno ideale, grazie ai richiami di frutta disidratata, uvetta sultanina e pinoli. Rezzano si sofferma infine sull’importanza del Vinitaly come vetrina per il vino ligure: "È un’opportunità preziosa per far conoscere le otto denominazioni regionali e le specificità di ogni zona: nonostante la Liguria sia una regione piccola, offre una grande varietà anche delle stesse denominazioni, e questo rappresenta un valore aggiunto che Vinitaly contribuisce a valorizzare".