Sabato 26 Aprile 2025

Velenosi: Ambasciatrice del Piceno al Vinitaly con Novità e Tradizione

Velenosi, pilastro del Piceno, presenta al Vinitaly vini d'eccellenza come il Roggio del Filare e nuove etichette sorprendenti.

Da sinistra Marianna, Angela e Matteo Velenosi in una delle vigne dell’azienda

Da sinistra Marianna, Angela e Matteo Velenosi in una delle vigne dell’azienda

Radici forti in un territorio unico e vocato. E una continua ricerca, sia nella qualità che nella comunicazione. Sono gli ingredienti alla base di Velenosi, azienda che è un pilastro del Piceno e ambasciatrice del territorio nel mondo. Lo fa con il suo portabandiera, il Roggio del Filare, un Rosso Piceno superiore pluripremiato. Ma è solo uno dei vini di un’ampia gamma: la cantina produce 2,3 milioni di bottiglie di vini d’eccellenza nei suoi terreni fra il Piceno, nelle Marche, e le prime colline d’Abruzzo. La realtà ha una forte componente femminile e famigliare, a partire da Angela e Marianna Velenosi, madre e figlia, direttrice commerciale e marketing manager, con l’altro figlio Matteo in cantina come enologo. Anche quest’anno porterà virtualmente la piazza di Ascoli Piceno al Vinitaly, nel magnifico stand c10, nella Hall 7.

"Le grandi star che porteremo sono sempre i nostri top di gamma – spiega Marianna Velenosi – il ‘Roggio del Filare’, il ‘Ludi’ Offida Docg Rosso, il Pecorino ‘Rêve’, il Montepulciano D’Abruzzo Docg ‘Verso Sera’. Presenteremo queste bottiglie con le nuove annate in anteprima. Ma avremo anche delle novità perché ci piace sempre stupire con nuove etichette e nuovi vini".

La prima novità è Extraordinary, un blend di Sangiovese, Montepulciano e Lacrima di Morro d’Alba (Igt rosso). "È un prodotto molto interessante che volevamo sorprendesse fin dalla bottiglia, completamente dorata – prosegue Velenosi –. È già in commercio da novembre ma lo presenteremo ufficialmente a Verona". L’altra novità è un vino bianco, del quale è stata iniziata la produzione quest’anno. "Si chiama Garofanata, che è il nome di un vitigno autoctono che abbiamo voluto recuperare. È inserito nella linea Villa Angela, a cui teniamo molto: porta il nome di mia madre ed è contraddistinta dalla statua della Venere di Canova, un omaggio all’arte italiana e alla femminilità. È un vino secco, con un bouquet molto aromatico".

L’ammiraglia di Velenosi, il Roggio del Filare (nome ispirato alla poesia ’Arano’ di Giovanni Pascoli) è un Rosso Piceno Doc. Ma guadagnano spazio anche i bianchi, in linea con l’andamento del mercato: "È cresciuto l’interesse per i bianchi – conclude Marianna Velenosi – anche in mercati nei quali era meno richiesto. In particolare il Pecorino, un vino che sta dando belle soddisfazioni".

Patrick Colgan