Mercoledì 24 Aprile 2024

Tutti i volti di Macerata Il Ribona matura col tempo

Bianco longevo, presto la doc includerà un metodo classico e una riserva. San Ginesio e I Terreni di San Severino Doc piccole aree dalla grande identità.

Polo culturale di eccelenza della Regione che ha nel celebre Sferisterio il suo gioiello più prezioso, Macerata presenta un territorio vocato alla viticoltura di qualità. L’ampia area della Doc colli maceratesi si estende fra i monti Sibillini e il mare comprendendo l’intero territorio della provincia e il comune di Loreto. Si tratta di una zona piuttosto vasta, caratterizzata da produttori con grandi appezzamenti. Fra i vitigni più identitari dell’area c’è certamente il ribona, o maceratino, un’uva a bacca bianca di antica coltivazione che dà vita al Ribona Colli Maceratesi doc in versione fermo, spumante e passito.

Il disciplinare è in via di modifica e nasceranno un metodo classico e una riserva che richiederanno quindi con ogni probabilità un periodo di invecchiamento. Il motivo è garantire la migliore interpretazione di questo vitigno: "Abbiamo visto – spiega il direttore dell’Istituto marchigiano di tutela vini, Alberto Mazzoni – che invecchiando questo vino esprime mineralità e sapidità interessantissime. Lasciarlo in cantina in questo caso è un investimento. Tutto questo ci porterà ad avere una qualificazione maggiore di questo territorio".

Sempre in questa zona ci sono alcune piccolissime realtà. La prima è San Ginesio doc che comprende il territorio dei comuni di San Ginesio, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo, Ripe San Ginesio, Gualdo, Colmurano, Sant’Angelo in Pontano, Loro Piceno, in provincia di Macerata. Si coltivano vitigni internazionali e la Vernaccia. Tre le tipologie, rosso fermo, spumante dolce e secco.

L’altra piccola realtà sono ITerreni di San Severino doc, che comprende solo il territorio dell’omonimo comune e corrisponde a un solo produttore. Qui i vitigni sono Vernaccia e Montepulciano dai quali nascono attraverso un blend le quattro tipologie Moro, Rosso, Rosso Superiore e un Rosso Passito, tutti sottoposti a invecchiamento obbligatorio dal disciplinare. È infatti proprio sul medio e lungo periodo che questo vino sa esprimersi al meglio, arricchendo la sua struttura importante di un’armoniosa complessità.

Infine Esino Doc, che comprende Ancona ma anche i comuni di Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino e Pioraco in provincia di Macerata. Un territorio ampio che si contraddistingue per vini di qualità che lasciano spazio all’interpretazione dei produttori. Le tipologie previste vedono due bianchi, fermo e frizzante e due rossi, fermo e novello. Per quanto riguarda il bianco è previsto il minimo del 50% di verdicchio. La base del rosso è invece di Sangiovese e Montepulciano, minimo 60%.