Sabato 20 Aprile 2024

Nuovo primato commerciale: 7,9 miliardi dall’estero

Nuovo primato commerciale:  7,9 miliardi dall’estero

Nuovo primato commerciale: 7,9 miliardi dall’estero

Ancora un record. L’Italia del vino sfiora il traguardo degli 8 miliardi di euro chiudendo l’export 2022 con un nuovo primato commerciale: 7,9 miliardi (+9,8%) a fronte di volumi piatti (22 milioni di ettolitri, -0,6%). Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv, Ismea e Vinitaly (su dati Istat) il mercato ha retto anche alle inevitabili quanto parziali variazioni dei listini, ma l’escalation dei costi di produzione ha abbondantemente eroso i margini della filiera in particolare per i prodotti entry-level e popular (fino a 6 euro al litro). Il risultato finale, vista anche la congiuntura, è senz’altro positivo per uno dei settori del made in Italy più virtuosi nella bilancia commerciale, che chiude in attivo di oltre 7,3 miliardi di euro.

Tra i competitor, la Francia si conferma leader mondiale con 12,3 miliardi (+11% valore e -5% volume) mentre l’Italia mantiene la posizione di primo fornitore a livello quantitativo e secondo in valore davanti alla Spagna (2,98 miliardi di euro, che chiude a +3,5% nei valori e -9% nei volumi). Tra i mercati esteri più performanti in primis gli Stati Uniti (+10%) che si confermano primo mercato export italiano (quota 23%); seguono, la Germania (15% la quota) che sale a 1,2 miliardi di euro; poi Regno Unito (+10%), Canada (+11%), Svizzera (+3%) e una Francia in forte progressione (+25%). Diverso il quadro dei volumi, in calo o stazionari in tutte le principali destinazioni (Usa a -6%, Germania a -2%, Uk a - 4%) ad eccezione della Francia (+16%, dovuto alla poderosa crescita del Prosecco, +20%). Ancora in caduta la domanda cinese, che chiude i conti a -28% . Quali vini tirano la volata? Continua il forte traino degli spumanti che volano a +19% in valore (Prosecco a +22%) e confermano la positività sui volumi (+6%, di cui +6% Prosecco e +9% Asti Spumante), mentre faticano i vini fermi imbottigliati (-3% volume), con i rossi in sofferenza che chiudono a -4% volume e +4% valore, contro il +12% dei bianchi.

Per quanto riguarda la classifica regionale, vince come sempre il Veneto con oltre 2,8 miliardi di euro di fatturato all’estero. Si confermano anche il secondo e terzo posto del podio, con il Piemonte in crescita rallentata (+4,6%, a 1,28 miliardi di euro) e tallonato dalla Toscana, che chiude in linea con i risultati nazionali (+10,4%, 1,25 miliardi di euro). A seguire Trentino Alto-Adige ed Emilia-Romagna.

Lorenzo Frassoldati