Martedì 23 Aprile 2024

Nel carrello della spesa vince ancora il Prosecco Bene Chianti e Lambrusco, exploit della Ribolla

Il 2022 è stato un anno difficile anche per il mercato del vino nella Distribuzione Moderna a causa degli aumenti dei costi produttivi e quindi dei prezzi al pubblico. Il 2023 potrebbe essere ancora un anno difficile per i volumi, a causa dell’inflazione, ma potrebbe anche verificarsi un recupero nel secondo semestre, se la spirale degli aumenti calerà e le promozioni diventeranno più incisive. Questo il quadro che verrà presentato in dettaglio dall’istituto di ricerca Circana (già Iri) a Vinitaly, alla 19ª tavola rotonda su vino e Distribuzione Moderna, organizzata da Veronafiere.

Sul podio delle vendite 2022 sugli scaffali della Distribuzione Moderna in prima posizione (a valore) il Prosecco (Veneto e Friuli V.G.) con 46 milioni di litri venduti, il Chianti (Toscana) con 17 milioni di litri, il Lambrusco (Emilia Romagna) con quasi 17 milioni di litri. Si notano le buone performances del Nero d’Avola (Sicilia) al 10° posto con quasi 8 milioni di litri, del Pignoletto (Emilia Romagna) al 12° posto con 6 milioni di litri, del Primitivo (Puglia) al 13° posto con quasi 6 milioni di litri. La classifica dei vini ’emergenti’, col maggior tasso di crescita rispetto all’anno precedente, sempre a valore, vede sul podio: Ribolla (Friuli V.G.) con +12%; Muller Thurgau (Tren ino Alto Adige) con +10%; Vermentino (Sardegna, Liguria, Toscana) con +9,9%. Da notare i buoni piazzamenti di Vernaccia (Toscana), Orvieto (Umbria, Lazio), Nebbiolo (Piemonte, Lombardia). I dati dell’intero comparto vino mostrano una flessione, a volume, del vino (-5,4%), dei vini rossi (-7%), degli spumanti (-4,7%) che diventa -0,2% se si esclude il Prosecco.

"Lo scenario internazionale e le conseguenze sui prezzi hanno generato effetti non marginali sulle vendite, che però hanno resistito evitando un tracollo – commenta Virgilio Romano, Business Insight Director di Circana (già IRI) –. La fine del Covid potrebbe dare più certezze. Durante la tavola rotonda presenteremo i dati dei primi mesi dell’anno, in modo da approfondire i primi segnali che vengono dai mercati e che potrebbero condizionare il 2023. Senza drammatici ulteriori aumenti dei prezzi, le Cantine e la Distribuzione potranno tornare a confrontarsi sulla base delle scelte aziendali e delle strategie di medio-lungo periodo".

Lorenzo Frassoidati